Giallo a Pesaro, trovate all'ex manicomio bombe della seconda guerra mondiale

Giallo a Pesaro, trovate all'ex manicomio bombe della seconda guerra mondiale
PESARO - Forse un tentato furto o magari una forzatura per trovare un posto dove dormire o bivaccare. Ma una volta violato l’ex manicomio San Benedetto dentro ci trovano...

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PESARO - Forse un tentato furto o magari una forzatura per trovare un posto dove dormire o bivaccare. Ma una volta violato l’ex manicomio San Benedetto dentro ci trovano bombe e munizioni della seconda guerra mondiale. Nella notte l’intrusione di alcune persone che hanno forzato gli ingressi. Qualcosa che non è passato inosservato.

Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Asur in quanto lo stabile è di proprietà dell’Azienda sanitaria unica regionale. L’obiettivo era quello di mettere in sicurezza gli accessi per evitare nuovi ingressi di ignoti, ma una volta dentro si sono accorti che c’erano dei residuati bellici. Si tratta di almeno 7 bombe a mano dell’esercito tedesco risalenti alla seconda guerra mondiale collocate tutte in stanze diverse. Ma sul posto anche munizioni di pistole calibro 7,65. Tutto a vista, lasciato lì a terra da tantissimo tempo. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia. L’area è stata transennata e delimitata. L’accesso è interdetto in attesa della rimozione dei residuati bellici. Gli artificieri provvederanno nelle prossime ore a portar via le bombe e bonificare l’area. Non è chiaro come possano ancora trovarsi lì quelle bombe dato che l’ospedale psichiatrico fu inaugurato già nell’800 e continuò a funzionare almeno fino al 1981 quando fu chiuso a seguito della legge Basaglia.
Il palazzo da tempo è al centro di un progetto di riconversione dei contenitori del centro storico. Ma ha incontrato diversi intoppi. Il primo la valutazione di mercato, di circa 20 milioni. Il sindaco Matteo Ricci ha chiesto all'Asur di “rifare la stima, unica via percorribile per dargli un valore di mercato corretto”. L’obiettivo è metterlo in vendita e riconvertirlo senza cambi di destinazione urbanistica. Un progetto già c’è ma è tutto fermo mentre il palazzo continua a deteriorarsi. Ricci ha più volte sottolineato che “l’Asur, con la Regione, ha fatto una stima che era già esagerata quando l’e­dilizia tirava. Adesso è il doppio rispetto al valore di mercato. Si rifaccia la stima. Trasformiamo quel bene, fondamentale per la città, piuttosto che con­sumare nuovo territorio. Mettiamo in moto un po’ di economia, un po’ di lavoro sano”.

Oggi il palazzo è transennato da tempo, non agibile e bersaglio di critiche per l’immagine del centro storico.
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Il Messaggero