ANCONA Si connette con il profilo della compagna sul sito d'incontri Meetic e poi picchia il rivale in amore che pensava di aver contattato lei sulla chat. È accaduto...
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La vicenda nasce dal fatto che l'imputato, per controllare la serietà dell'allora compagna, si era connesso sul sito d'incontri con la password che lei stessa gli aveva fornito. Mentre navigava, l'altro - che aveva avuto un precedenza un altro dialogo virtuale con lei - l'aveva contattato, pensando fosse la donna. Poi si erano dati appuntamento per quella sera alla Baraccola. Invece di un incontro galante, il consulente finanziario si era trovato in una trappola: l'imputato aveva parcheggiato l'auto davanti a quella del rivale in amore e poi gli aveva mollato due pugni in faccia dopo un breve colloquio di presentazione. E, mentre la parte offesa, cercava disperatamente di scappare in auto, l'altro lo avrebbe anche speronato con la propria vettura.
Lo jesino ha raccontato tutt'altra versione dei fatti, sostenendo che sarebbe stato l'altro ad offenderlo, dandogli del «cornuto». Secondo l'imputato, il consulente avrebbe tentato di sferrare un pugno, si sarebbe ferito battendo il capo sul montante dell'auto quando lui lo schivò, lo avrebbe colpito con una catena ad una gamba e poi sarebbe stato lui a danneggiare la sua auto mentre ripartiva velocemente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero