Ancona, Pd, il nome forte non c'è: idea Comi pro tempore in attesa di Ricci nel 2020

Francesco Comi
ANCONA - Il candidato forte del Pd per la Regione sta facendo il sindaco a Pesaro. E' Matteo Ricci la figura che per buona parte del Pd marchigiano potrebbe incarnare...

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ANCONA - Il candidato forte del Pd per la Regione sta facendo il sindaco a Pesaro. E' Matteo Ricci la figura che per buona parte del Pd marchigiano potrebbe incarnare l'esigenza di rinnovamento che ha portato al superamento del terzo mandato di Gian Mario Spacca.




Così si sta delineando una nuova strategia: un governatore di transizione che possa lasciare il timone a Ricci tra 5 anni. Ecco allora il toto candidato governatore Pd si sta riducendo a figure in grado di unire anime e territori, figure consapevoli di essere protagoniste di una fase pro tempore. C'è chi sta proponendo, a vari livelli, proprio la figura del segretario, Francesco Comi. In subordine, quello della coordinatrice della segreteria, Patrizia Casagrande, commissario uscente della Provincia di Ancona. Una candidatura unitaria, di garanzia, che verrebbe presentata alle Regionali 2015 senza il passaggio delle Primarie.



La difficoltà ad individuare una personalità di spicco su cui far convergere l’intero partito sta imprimendo un’accelerazione sull'ipotesi di transizione. Un'ipotesi che sembra ora non osteggia dalla federazione pesarese che ha come orizzonte la guida della Regione di Ricci nel 2020. Riflettori dunque su Comi. Del resto proprio lui, il segretario più contestato della storia del Pd Marche, è riuscito a rimettere insieme i pezzi del partito, uscito con le ossa rotte dal congresso di febbraio. Da nord a sud della regione, dopo l’ormai famosa notte di Pesaro, si moltiplicano le dichiarazioni a suo sostegno. E la porta chiusa ad uno Spacca ter gli sono valsi altri punti. Il Pd oggi non ha ancora un candidato da contrapporre al governatore uscente, che è pronto a giocarsi la partita sul terreno delle Primarie di coalizione, sostenuto dalla sua Marche 2020.



Tanti i nomi che circolano. «Tutte valide ipotesi», si sente ripetere da Pesaro ad Ascoli da Pietro Marcolini a Paolo Petrini, da Gianluca Busilacchi a Camilla Fabbri fino all’outsider Flavio Corradini, rettore dell’Università di Camerino. Nessuno ancora considerato quello vincente. E certo in molti credono che sia rischiso per il Pd presentarsi a Primarie di coalizione con un fronte frammentato in più candidati contro Spacca, ecco la carta "istituzionale" di transizione. Comi, in subordine Patrizia Casagrande, coordinatrice della segreteria regionale e sostenuta soprattutto dall’Area Dem, di cui lo stesso Comi fa parte. Meno chance di Comi però: Casagrande vanta 10 anni alla presidenza della Provincia di Ancona, più altri 10 da assessore. Non sembra una proposta di rinnovamento, seppur transitoria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero