FOSSOMBRONE - Il boss della ’Ndrangheta dirigeva lo spaccio di droga del clan inviando pizzini dal carcere di Fossombrone dove era detenuto per associazione mafiosa. ...
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Sono 36 gli arrestati nell'operazione iniziata questa mattina nella provincia di Reggio Calabria, Roma, Verbania e Vibo Valentia, portata a termine dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con l'ausilio di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori «Calabria», in esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Come si è detto al vertice del gruppo finito in carcere era Luca Cosmo il quale si vantava come emerge da una intercettazione fatta dai carabinieri che la sua «razza era pari ad altre per importanza ma nessuna era superiore». Collegato con la cosca della 'ndrangheta Nirta-Romeo-Giorgi, Luca Cosmo manteneva i contatti con Reggio Calabria attraverso lo zio Giovanni Giorgi già condannato per associazione mafiosa. Dal carcere ordinava le attività compiute dal nipote comunicando attraverso pizzini. Giovanni Giorgi faceva pervenire gli ordini dal carcere di Fossombrone e questo, cioè la corrispondenza tramite pizzini come ha sottolineato il magistrato Michele Prestipino è un ulteriore prova che non si tratta di un gruppo isolato e che il traffico è strutturato e ha un riferimento nella 'ndrangheta ionica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero