Fano, avviato il restauro della darsena Borghese

Fano, avviato il restauro della darsena Borghese
FANO (Pesaro e Urbino) - Uno dopo l’altro si aprono a Fano i cantieri previsti dalla maxi campagna di opere pubbliche, oggi è stata la volta dell’intervento per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FANO (Pesaro e Urbino) - Uno dopo l’altro si aprono a Fano i cantieri previsti dalla maxi campagna di opere pubbliche, oggi è stata la volta dell’intervento per restaurare la secentesca darsena Borghese. «L’Amministrazione comunale ha stanziato 110.000 euro per recuperare l’importante monumento, rimediando ai danni provocati da anni di disinteresse, l’obiettivo è dunque fare in modo che la darsena torni al suo antico fascino», ha detto l’assessore Cristian Fanesi. In mattinata il sindaco Massimo Seri e lo stesso Fanesi hanno effettuato un sopralluogo sull’area dei lavori, affidati a una ditta umbra, che dovranno concludersi entro ottobre. Nei prossimi quattro mesi la presenza del cantiere occuperà parte della pista ciclo-pedonale, riducendone di conseguenza l’ampiezza. «Ci scusiamo per l’eventuale disagio», hanno aggiunto i due amministratori. Un disagio che gli abitanti storici della zona sembrano ben disposti ad accettare. La darsena Borghese è una sorta di scrigno per la marineria fanese, essendo l’antico porto della nostra città. Fu costruita tra il 1613 e il 1618 sulla base del progetto redatto dall’architetto romano Girolamo Rinaldi, sotto il papato di Paolo V Camillo Borghese, allo scopo di aumentare traffici commerciali e attività di pesca. L’Associazione marinai d’Italia ne ha fatto la propria sede e l’ha difesa dal degrado, contrastandone i progressi degli anni precedenti. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero