Fano, arrestato pregiudicato con una scacciacani ed un dispositivo per neutralizzare telefonate e allarmi

Fano, arrestato pregiudicato con una scacciacani ed un dispositivo per neutralizzare telefonate e allarmi
FANO (Pesaro e Urbino) - Fermato a Baia Metauro un pericoloso pregiudicato che nascondeva pistola scacciacani e un disturbatore di frequenze. L’uomo è stato arrestato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FANO (Pesaro e Urbino) - Fermato a Baia Metauro un pericoloso pregiudicato che nascondeva pistola scacciacani e un disturbatore di frequenze. L’uomo è stato arrestato al termine di un inseguimento. E’ successo l’altra sera quando una pattuglia del radiomobile dei carabinieri di Fano vede a Baia Metauro una moto procedere a forte velocità. Appena i carabinieri accendono le sirene e l'inseguono, il centauro accelera e comincia a impennare.

La moto guadagna strada e ad un certo punto si infila nei vialetti condominiali di alcune case estive. I militari fermano l’auto di servizio ed iniziano la ricerca a piedi finche non scorgono la moto con il motore ancora caldo nascosta in mezzo ad un cespuglio. Si tratta di una moto Honda Transalp di colore grigio che si scoprirà rubata a Bisceglie. Continuano a cercare il fuggitivo ma le case intorno appaiono tutte disabitate finché non scorgono una luce trafilare dalla base della porta. Si avvicinano e bussano energicamente fino a quando un uomo non apre la porta. Nega di essere il proprietario del motociclo. Gli chiedono i documenti e l’uomo dice di non averne fornendo una prima versione circa le proprie generalità. I militari, non affatto convinti, insistono nel chiedergli i documenti finché l’uomo riferisce di averli lasciati a casa di un suo amico fanese, vecchia conoscenza dei militari in quanto pluripregiudicato e, tra l’altro, intestatario del contratto di affitto dell’abitazione dove era stato sorpreso il centauro. Recuperato il documento si scoprono finalmente le vere generalità: si tratta di G. I., 30 anni di Foggia sul conto del quale pende un provvedimento di cattura in quanto evaso da più di un mese dagli arresti domiciliari che stava scontando a Vieste. A quel punto i militari procedono alla perquisizione nel domicilio del 30enne rinvenendo, nascosto dietro un intercapedine del bagno, il classico kit del rapinatore: un disturbatore di frequenze “jammer” utile a neutralizzare allarmi e chiamate di soccorso, diversi cellulari e una replica di pistola Beretta 92 FS modificata e resa idonea a sparare proiettili calibro 380 con relativo munizionamento. L’uomo, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere ed in flagranza di reato per ricettazione, falsa attestazione delle proprie generalità e detenzione di arma clandestina. L’uomo, giunto a Fano da non più di dieci giorni, molto probabilmente stava progettando rapine a mano armata e l’arresto ne ha sicuramente interrotto il disegno criminoso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero