Fano, area inquinata da idrocarburi Fermi i lavori del nuovo McDonald's

Fano, area inquinata da idrocarburi Fermi i lavori del nuovo McDonald's
FANO (Pesaro e Urbino) - «L'area del McDonald's deve essere caratterizzata sotto il profilo ambientale e poi bonificata», ha detto ieri l'assessore Samuele Mascarin,...

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FANO (Pesaro e Urbino) - «L'area del McDonald's deve essere caratterizzata sotto il profilo ambientale e poi bonificata», ha detto ieri l'assessore Samuele Mascarin, aggiungendo che «sulla salute pubblica non si scherza e da questo presupposto l'Amministrazione fanese non è affatto intenzionata a recedere».




Il cantiere del fast food, nella zona di Villa Uscenti lungo la statale Adriatica, è stato bloccato a causa di una contaminazione da idrocarburi pesanti, con molta probabilità nafta. L'assessore Mascarin ha messo in chiaro che la ditta costruttrice sarà «autorizzata a procedere quando sarà stato fatto tutto quanto è necessario, senza l'assillo dei tempi». Al primo punto, la cosiddetta caratterizzazione del sito. Una serie di verifiche ambientali, quindi, per accertare quanto sia esteso l'inquinamento e a quale profondità sia arrivato, soprattutto in relazione alle acque sotterranee. Per il momento le chiazze di idrocarburi sono più consistenti in due punti del terreno, ma se ne trovano anche altre più piccole. Ed è stata proprio la diffusione a macchia di leopardo ad attirare l'attenzione dei tecnici comunali e dei loro colleghi in forza all'agenzia ambientale Arpam. «L'aspetto positivo della vicenda - ha ribadito Mascarin - è il terreno argilloso, che ha una buona tenuta rispetto ai fenomeni di inquinamento e di conseguenza abbassa il rischio della dispersione. Le analisi dovranno restituire un quadro ambientale preciso, contribuendo alla massima efficacia della bonifica». Le macchie di idrocarburi pesanti sono state scoperte dopo i primi movimenti di terra nell'area su cui dovrà sorgere il ristorante McDonald's, il primo a Fano della grande catena statunitense. L'impresa edile ha subito segnalato il problema, rispettando la normativa di settore, e da allora il cantiere è fermo. Si ritiene che l'inquinamento risalga «a molti, ma molti anni fa», ha specificato lo stesso Mascarin. «Non intendo provocare allarmismo - ha proseguito - ma l'Amministrazione è determinata a fare in modo che nulla sia lasciato al caso. Gli uffici comunali seguono la vicenda con cadenza quasi quotidiana, partecipano a controlli e sopralluoghi, condividono con i tecnici di Arpam le indicazioni da fornire alla ditta. Insomma, stiamo con tutti e due gli occhi ben aperti. Sapere che il nostro approccio al problema è rigoroso, che l'intervento di Arpam è altrettanto positivo e che l'area è già in sicurezza, deve favorire la tranquillità dei cittadini e in particolare dei residenti in zona». McItalia, la filiale italiana del colosso statunitense nel settore dell'alimentazione, aveva annunciato l'apertura del fast food fanese entro la fine del mese scorso e le selezioni attitudinali hanno già individuato il personale, una ventina fra crew e hostess (le due figure professionali). Le vecchie macchie di idrocarburi, riportate alla luce dal lavoro delle ruspe, hanno però provocato un contrattempo imprevisto. Sono dunque ancora sulla carta le cucine, il locale interno per 450 posti a sedere e gli spazi esterni per altri 300 clienti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero