Falconara, rogo alla Casali di Castelferretti: la nube non è tossica

Falconara, rogo alla Casali di Castelferretti: la nube non è tossica
ANCONA - Incendio a Falconara (Ancona). Secondo le prime analisi la nube non è tossica. Fiamme da stanotte nella fabbrica di bitume Casali nel consorzio di Castelferretti. Molte...

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ANCONA - Incendio a Falconara (Ancona). Secondo le prime analisi la nube non è tossica. Fiamme da stanotte nella fabbrica di bitume Casali nel consorzio di Castelferretti. Molte le squadre dei vigili del fuoco al lavoro: al momento l'incendio è circoscritto al deposito magazzino ma non è stato del tutto spento. Dal rogo si è sviluppata una nube tossica che è monitorata dall'Arpa. Il comune per precauzione ha invitato bambini ed anziani a non uscire di casa. Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri.




L'incendio si è sviluppato dopo le 2 di questa notte. Sul posto anche mezzi del 118, ma nessuno è stato soccorso. Si ritiene che il rogo possa essere in qualche modo legato al caldo africano di questi giorni.



In mattinata l'Ancona calcio ha sospeso il ritiro, previsto proprio a Falconara. Alle 11 da fuori dell'azienda è ancora visibile una colonna di fumo. La situazione comunque sembra molto più tranquilla di questa notte e le fiamme vive sarebbero state spente.



I vigili del fuoco hanno domato l'incendio e sono attualmente impegnati nella messa in sicurezza della zona. Lo riferisce il comune di Falconara nel suo sito. Il Dipartimento provinciale dell'Arpam di Ancona, intervenuto sul posto, «valuterà le eventuali ricadute ambientali derivanti dal rogo e ha già avviato campionamenti su terreni, acqua di falda e sulla qualità dell'aria per verificare l'impatto delle sostanze emesse dall'incendio».



Da una prima analisi delle schede tecniche dei materiali coinvolti nell'incendio e in base alle prime informazioni dell'Asur, sembrerebbe che i prodotti bruciati «non sprigionino sostanze tossiche». «L'Asur - si legge ancora - specifica che al cattivo odore non è associabile in maniera diretta alla pericolosità delle sostanze inalate». Il Comune, che in prima mattinata ha attivato il Centro operativo comunale per la gestione delle emergenze, «resta in contatto diretto con l'Arpam e l'Asur al fine di fornire nel più breve tempo possibile nuovi aggiornamenti sull'evoluzione dello stato di allerta. Seppur il fenomeno sia in fase di esaurimento della sua criticità, resta valida la raccomandazione fornita dall'Asur di non far uscire anziani e bambini e, possibilmente, di tenere chiusi gli infissi fino a nuova disposizione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero