Coronavirus, l'azienda marchigiana che produce mascherine: «In ordinazione 120 milioni di pezzi»

«A oggi abbiamo in ordinazione 120 milioni di mascherine, una quantità monstre che aumenta di ora in ora, le richieste vengono da ogni parte del mondo e...

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«A oggi abbiamo in ordinazione 120 milioni di mascherine, una quantità monstre che aumenta di ora in ora, le richieste vengono da ogni parte del mondo e dalle categorie più disparate. Pensi che oggi anche l’Enel ci ha richiesto 25.000 pezzi urgenti perché i tecnici del Nord si stanno rifiutando di andare a fare gli allacci se non sono ben protetti o l’Esercito che ha richiesto 100mila pezzi a scopo preventivo». A parlare è Alberto Angelini, 28 anni, amministratore delegato della GammaDis di Civitanova Marche. Produce mascherine, disinfettati, dispositivi medici, guanti in lattice, vale a dire un catalogo di prodotti ormai indispensabili per frenare l’avanzata del Coronavirus. 


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Da quando è esplosa l’emergenza le linee del piccola azienda farmaceutica marchigiana sono bollenti. «Sono arrivati ordini di mascherine dalla Cina e dall’Europa, per lo più da Spagna, Francia e Germania. In Italia il 50 per cento delle richieste vengono da Roma, Milano e Verona, il resto anche da zone dove urgenza estrema non ci sarebbe come Calabria o Napoli. Richieste ci sono arrivate anche dal Consolato cinese a Firenze e da una centrale acquisti di un grande ospedale italiano - spiega il giovane imprenditore che vive tra Roma e le Marche - abbiamo in coda ordinativi come se fossimo una multinazionale. Abbiamo deciso di dare la precedenza alle richieste italiane e a quelle della filiera grossisti farmaceutici».

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L’azienda, abituata a lavorare 40/50 mila pezzi l’anno, ha dovuto assumere. «Siamo passati da 4 a 17 dipendenti, lavoriamo a ritmo serrato, da lunedì anche con turni serali, ci fermiamo solo la domenica - continua Alberto Angelini, laureato in farmacia e con un anno di studi negli Usa - nonostante il boom, noi non abbiamo aumentato i prezzi e il personale lavora con la massima disponibilità, in un’ottica di spirito di sevizio per il Paese. Purtroppo recentemente abbiamo assistito a veri e propri episodi di sciacallaggio, mascherine vendute a prezzi da speculazione, come in tempi di guerra, addirittura a 30 euro l’una».

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Le mascherine prodotte dalla GammaDis sono di due tipi: la chirurgica a tre strati («impermeabile e protettiva, non lascia passare salivazione e le micro particelle liquide degli starnuti») e con la valvola. «Lavoriamo senza sosta - conclude Alberto Angelini - e con l’emergenza non è facile più neanche approvvigionarsi, i costi sono aumentati e le scorte di materie prime ora arrivano da Brasile e Turchia».


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