Senigallia, convertito all'Islam acquisisce su internet le istruzioni per costruire una bomba: rischia sei anni di carcere

Senigallia, convertito all'Islam acquisisce su internet le istruzioni per costruire una bomba: rischia sei anni di carcere
Sei anni e mezzo di carcere è la condanna chiesta dal pubblico ministero di Cagliari nei confronti del presunto fondamentalista A.C., di 32 anni, di Senigallia ( Ancona),...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sei anni e mezzo di carcere è la condanna chiesta dal pubblico ministero di Cagliari nei confronti del presunto fondamentalista A.C., di 32 anni, di Senigallia ( Ancona), accusato di aver condiviso su Internet, attraverso siti e forum, la rivista Inspire vicina ad al Qaeda, una guida per la Jihad con all'interno un capitolo su come costruire una bomba artigianale, simile a quella che, il 15 aprile 2013, scoppiò a Boston durante la maratona cittadina.


Il senigalliese è stato arrestato nel 2012 a Pesaro. Il giovane, difeso dall'avvocato Roberto Delogu, era finito nell'inchiesta «Niriya» dopo essersi convertito all'islam con il nome di Abdul Wahid As Siquili. Nel processo con rito abbreviato il pm Tronci ha mostrato anche alcune conversazioni, trovate nel computer della sorella
dell'imputato, nelle quali l'operaio marchigiano sembrerebbe consapevole dei rischi legati alla diffusione su internet dei manuali di costruzione degli ordigni. All'ipotesi che qualche fanatico in Palestina o Medio Oriente potesse farne un uso cattivo avrebbe risposto: «Tanto meglio se qualcuno si fa saltare in aria, così infligge una bella punizione». Il 21 giugno potrebbe essere pronunciata la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero