Civitanova, neonata muore in ospedale tra le braccia della mamma: aperta un'inchiesta

Civitanova, neonata muore in ospedale tra le braccia della mamma: aperta un'inchiesta
CIVITANOVA - Dramma in corsia: neonata muore in ospedale tra le braccia della mamma. La Procura di Macerata ha aperto un'inchiesta dopo l'esposto della famiglia. Il dramma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CIVITANOVA - Dramma in corsia: neonata muore in ospedale tra le braccia della mamma. La Procura di Macerata ha aperto un'inchiesta dopo l'esposto della famiglia. Il dramma mercoledì alle 20.45 nel reparto di maternità dell'ospedale di Civitanova. Choc e incredulità per la famiglia di Kenza C., di origini tunisine, nata il 10 marzo alle 4,23 del mattino, è spirata nel letto di ospedale, ancor prima di affacciarsi al mondo. La piccola ha smesso di respirare sotto gli occhi della mamma che la stava allattando. E' morta 36 ore dopo il parto. I genitori, distrutti, non hanno avuto nemmeno il tempo di gioire: in pochi attimi il destino ha strappato loro il dono più prezioso. A nulla è valso l'intervento del personale sanitario che ha trasferito la piccola nell'isola neonatale ed ha cercato di rianimarla, inutilmente.




In un primo momento si era pensato a un improvviso rigurgito o a una morte in culla, che però sarebbe anomala perché di solito si manifesta nei lattanti a partire dai 3 o 4 mesi di vita. La direzione sanitaria aveva disposto il riscontro diagnostico, bloccato dalla Procura che ha disposto l'autopsia.



Vanni Vecchioli, legale della famiglia tunisina, che vive e lavora a Porto Recanati, ha presentato questa mattina un esposto in Tribunale riferendo «che la bambina quando è nata stava bene» e che il giorno successivo «presentava un rigonfiamento al petto segnalato al medico che ha detto alla mamma: “domani quando verrà dimessa faremo l'elettrocardiogramma”, poi il malore e il decesso». Al momento non ci sono indagati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero