Criminalità organizzata, scoperto a Saltara con una pistola senza matricola e un tesoro in cassaforte

Criminalità organizzata, scoperto a Saltara con una pistola senza matricola e un tesoro in cassaforte
SALTARA (Pesaro e Urbino) - Una pistola nascosta in una canalina elettrica e 13 mila euro in casa. Dopo l'operazione Damasco che ha portato all'arresto di un pentito di...

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SALTARA (Pesaro e Urbino) - Una pistola nascosta in una canalina elettrica e 13 mila euro in casa. Dopo l'operazione Damasco che ha portato all'arresto di un pentito di mafia e dei suoi fidati corrieri della droga, i carabinieri della compagnia di Fano proseguono nella lotta contro le infiltrazioni della criminalità organizzata. 

La segnalazione è arrivata ai militari della stazione di Saltara. Nel vano scale di un condominio di Tavernelle di Serrungarina ci sarebbe un pacco sospetto. I militari hanno trovato in una canalina dell’impianto elettrico un involucro. All’interno un revolver in cattivo stato di conservazione ma perfettamente funzionante con matricola abrasa e 6 cartucce all’interno. In più una scatola contenente altre 44 cartucce.
I carabinieri hanno sequestrato l'arma, sostituita con una giocattolo e messo una telecamera per riprendere il proprietario nell’eventualità tornasse a riprendersi la pistola. 
Le immagini hanno ripreso un uomo. Si tratta di V. A. 42enne nato a Torre del Greco e residente in provincia da qualche anno, operaio edile e collaboratore scolastico a chiamata. Era stato protagonista nel settembre scorso di una violente lite con la ex moglie motivo per il quale gli erano state ritirate cautelativamente tutte le armi legittimamente possedute.
I militari, durante una perquisizione, all’interno di una cassaforte hanno trovato 13.000 euro circa, cifra decisamente sproporzionata in relazione al reddito ed alle condizioni di vita.
L’uomo alla presenza del proprio legale ha immediatamente reso spontanee dichiarazioni fornendo una versione dei fatti per i carabinieri inverosimile. La pistola sarebbe stata acquistata a Napoli nei vicoli vicino alla stazione ferroviaria dopo essere stato avvicinato da un rumeno o forse un albanese conosciuto occasionalmente. Richiesti 100 euro, trattativa chiusa a 20. La consistente somma sarebbe frutto di una colletta familiare fatta durante le vacanze natalizie, custodita dall’uomo in attesa di essere consegnata ad alcuni parenti che risiedono in Lombardia.

L’uomo è stato deferito in stato di libertà per possesso di arma clandestina. L’arma sarà inviata al Ris per verificare se sia stata utilizzata per commettere reati nel territorio nazionale, le munizioni e la somma di denaro sottoposte a sequestro.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero