CASTELFIDARDO (Ancona) - Potrebbe esserci un improvviso colpo di sonno all'origine dell'incidente stradale di sabato sull'A14, a 6 chilometri dall'uscita di...
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Almeno questo lasciano pensare i primi accertamenti eseguiti della Polizia Stradale di Fano. Alessandro che viaggiava in auto con la sua compagna, poco più che ventenne, addormentata sul sedile posteriore, deve aver perso il controllo al volante della Land Rover Freelander, stordito dalla stanchezza e dalla cappa di afa che, sabato alle 14.40, gravava sull'autostrada. Il suv prima ha sbandato, poi è andato a colpire la cuspide del new jersey del cantiere della terza corsia, infine è schizzato via per 40 metri prima di rovesciarsi e schiacciare tra le lamiere, il conducente. Lui è morto sul colpo, la ragazza è viva per miracolo, è ricoverata all’Ospedale di Torrette di Ancona in stato di choc. I poliziotti hanno verificato che a terra, sulla carreggiata, non c’erano segni di frenata. Nessun tentativo, quindi, di evitare lo scontro, come se non ci fosse stato il tempo materiale per azionare il pedale del freno. Dopo l'ispezione cadaverica che dovrebbe essere effettuata oggi, e la salma di Picciafuoco potrebbe tornare, già nel pomeriggio a Castelfidardo dove sarà composta nella sala del commiato 'Alba Nova'. I funerali potrebbero così essere celebrati martedì pomeriggio nella chiesa di S.Agostino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero