CIVITANOVA - Sono arrivati a casa i pellegrini bloccati dall'alluvione in Francia dopon una botte da incubo tra auto che gallegiavano dai finestrini e un viaggio lento e...
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I 556 pellegrini della Marche sono scesi nelle stazioni marchigiane, da Pesaro a San Benedetto, sulla banchina ad aspettarli c'erano parenti ed amici in attesa dalle 6 del mattino, ma il treno è arrivato solo tra le 10 e le 12. Forti abbracci e momenti di commozione dopo la paura dell'alluvione.
«Questo viaggio è un'esperienza da ricordare. Sono rimasto colpito soprattutto dalla calma e dalla pazienza, che non è rassegnazione, con cui i malati hanno affrontato i disagi della sosta forzata. Ci hanno dato un insegnamento. Alcuni volontari non sono stati così bravi». Lo dice il presidente dell'Unitalsi Marche Giuseppe Pierantozzi, mentre il treno bianco marchigiano si avvia verso la sua ultima stazione, quella di San Benedetto del Tronto.
Il treno (14 vagoni) «ha accumulato circa 4 ore di ritardo. Ho anche protestato con le Fs» dice Pierantozzi. Dietro al convoglio marchigiano dell'Unitalsi ne viaggia un altro che porta a destinazione i pellegrini abruzzesi e pugliesi. Il treno è fermo da un pò alla stazione di Ancona e qualcuno si affaccia dai finestrini per parlare con i giornalisti. «Abbiamo ricevuto tante testimonianze di solidarietà - racconta un uomo dai capelli grigi -, grazie
grazie...». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero