Ascoli, la Uniproject coinvolta nell'inchiesta Tempa Rossa

Massimo Tamburri, Peppino Giorgini e Maurizio Mancinio del Movimento 5 Stelle
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ASCOLI - L’inchiesta “Tempa Rossa” che ha preso il via dalla Procura di Potenza coinvolge anche Ascoli e il suo territorio. Tra le 37 persone (di cui 28 indiziate) iscritte al registro degli indagati ci sono anche l’amministratore delegato Fausto Latini e il responsabile Longino Carducci della “Uniproject srl”, che si trova nel Comune di Maltignano. A far da cassa di risonanza ci pensa il Movimento 5 Stelle con i consiglieri comunali Massimo Tamburri e Giacomo Manni e il loro collega in Regione, Peppino Giorgini. Nel mirino 900 pagine di intercettazioni da cui l'ordinanza del Gip del Tribunale di Potenza.


L'Uniproject avrebbe smaltito rifiuti pericolosi “al fine di consentire a Eni Spa un ingiusto profitto consistente nel risparmio dei costi del corretto smaltimento dei rifiuti liquidi prodotti nell’impianto Eni Cova di Viggiano". Rifiuti smaltiti a 33,01 euro per tonnellata anziché cifre fino a tre volte superiori utilizzando, szecondo l'accusa, un codice Cer falso che alla fine ha permesso all'Eni un risparmio di circa 77 milioni di euro. I grillini tirano fuori anche un nota firmata lo scorso dicembre da Renzi in cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri risponde alla Conferenza dei Servizi (Regione Marche, Provincia di Ascoli, Comuni di Ascoli e Maltignano, Arpam, Area Vasta 5, Autorità di Bacino) rimettendo la decisione sul rischio esondazione del Tronto al parere (vincolante) dell’Autorità di Bacino, che in passato si era però già espressa stabilendo che l’area è altamente esondabile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero