Macerata, il candidato sindaco Anna Menghi: «Io e la Lega, il vero cambiamento»

Anna Menghi con Milco Mariani della Lega
«I cittadini hanno l'ennesima opportunità di cambiamento, per migliorare la politica di Macerata. Pensando questo non mi sento una povera illusa, ma una persona che, con...

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«I cittadini hanno l'ennesima opportunità di cambiamento, per migliorare la politica di Macerata. Pensando questo non mi sento una povera illusa, ma una persona che, con grande esperienza e capacità di dialogo, può dare davvero una svolta, mettendo a frutto il proprio vissuto politico: ora sta ai cittadini saper cogliere questa opportunità, se lo vorranno».




Anna Menghi, sindaco di Macerata dal 1997 al 1999, ha deciso, all'ultimo minuto, di candidarsi alla guida della città per la quinta volta, assieme alla sua civica, Comitato Anna Menghi, e alla Lega nord.



Come nasce questa scelta?

"In questi anni non si sono affrontati i problemi atavici della città. Se la politica è un vero servizio, nonostante la tentazione di alzare le mani e dire basta, ci si mette a disposizione, proprio per spirito di servizio, perché forse c'è ancora spazio per fare qualcosa di buono per la città. La politica è una cosa seria e la mia esperienza è ancora a disposizione della città".



Lei è in coalizione con la Lega, perché?

"Ci sono state spinte da parte loro per creare un nuovo percorso a Macerata e per non disperdere la mia esperienza. Nella mia storia politica, la Lega ha trovato il vero cambiamento e la possibilità di dare vita ad alcuni ideali che abbiamo in comune".



Però, lei ha cercato fortemente di creare una grande alternativa al centrosinistra, cosa non ha funzionato?

"Ho lavorato molto, ma non c'è stata la volontà di chiudere da parte di Fi e Ncd. E' chiaro che prima avremmo dovuto creare un gruppo e poi trovare il candidato, ma sappiamo tutti come sono andate le cose, con le autocandidature di Pantana e Mosca".



E i contatti con Marina Pallotto?

"Lei mi ha cercato, ma non si è concretizzato nulla". E con le altre civiche di opposizione? "Forse non hanno creduto al fatto che l'unione fa la forza e che l'esperienza della mia lista poteva costruire, con loro, un polo per proseguire un'esperienza".



Non la preoccupa la frammentazione del centrodestra?

"No, anzi credo che sia un'occasione, una sorta di primarie per la costruzione di una vera alternativa al centrosinistra. E' chiaro che dopo le elezioni io lavorerò per aggregare tutte quelle forze di centrodestra che vogliono a reale alternativa a questo centrosinistra, se ci sarà la volontà di farlo".



Quali sono le cose urgenti da fare a Macerata?


"Rimettere in sesto la macchina amministrativa per far tornare la fiducia dei cittadini nei confronti della politica, che deve tornare a fare le cose normali, come le manutenzioni. Le cose da fare sono tante, ma solo partendo da qui si potrà mettere mano ai grani progetti, sulla viabilità, la cultura, lo Sferisterio, da usare tutto l'anno. Cosa fondamentale sarà la capacità del Comune di fare squadra con tutte le realtà associative, Fondazione, Cciaa, Unimc e altri, per lavorare a testa bassa per il bene di Macerata". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero