Ancona, 36enne si butta dall'ascensore del Passetto sotto gli occhi di un amico che tenta di dissuaderlo

Ancona, 36enne si butta dall'ascensore del Passetto sotto gli occhi di un amico che tenta di dissuaderlo
ANCONA - Si è buttato dal Passetto a 36 anni.. Lo ha fatto davanti agli occhi di un ragazzo di 19 anni che ha tentato in tutti i modi di dissuaderlo e dopo cinque interminabili...

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ANCONA - Si è buttato dal Passetto a 36 anni.. Lo ha fatto davanti agli occhi di un ragazzo di 19 anni che ha tentato in tutti i modi di dissuaderlo e dopo cinque interminabili minuti passati a fare domande senza alcuna risposta, a provare disperatamente nel farlo scendere dalla balaustra, si è dovuto arrendere.




Daniele Bastianelli, 36 anni, originario di Ancona ma residente a Camerata Picena, si è lasciato cadere, ha fatto un volo di circa sei metri che non gli ha lasciato scampo. La trama della tragedia si snoda con il racconto choc del diciannovenne che è piombato in una specie di thriller.



Ieri sera verso le 23,30 era seduto su una panchina in pineta, stava ascoltando musica con le cuffiette. Daniele era nella sua Fiat Bravo grigia parcheggiata. “Ha tirato giù il finestrino - tira fuori le parole a fatica Natan -, e mi ha salutato, ma non lo conoscevo. Continuava a guardarmi con un'espressione persa nel vuoto. Mi sono tolto le cuffie. Lui a un certo punto è sceso dall'auto e mi ha chiesto se poteva fare una stupidaggine”. Ha usato una parola un po’ più forte, ma il senso era quello.



Ha puntato dritto verso la barriera sulla destra dell’ascensore, dove c’è un locale punto di riferimento della movida. Il diciannovenne ha subito avvertito la madre che ha allertato i soccorsi. Mentre al Passetto accorrevano le ambulanze del 118, le pattuglie dei carabinieri e mezzi dei vigili del fuoco, sono andati in scena minuti interminabili e terribili in pineta.



“Per cinque minuti ho provato a convincerlo di non farlo, gli chiedevo che problemi avesse, gli dicevo che tutto si può risolvere, ma lui non rispondeva”. Aveva gli occhi fissi verso un finale che sapeva di avere già scritto dentro di sé. “Guardava di sotto, non diceva niente”. Poi l’ultimo tremendo atto. “Si è sporto, l’ho trattenuto per una gamba ma con un colpo mi ha allontanato e si è lasciato cadere”.



Un volo di sei-sette metri sulla scalinata sottostante che è stato fatale a Daniele. Sono stati purtroppo inutili i soccorsi portati dal personale sanitario del 118 e dai militi della Croce Gialla. Non restava che prendere atto della morte del giovane, che ha battuto la testa sugli scalini.



I carabinieri hanno raccolto tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica del suicidio. L’ennesimo dramma che si consuma al Passetto, dove continua la maledizione dei voli disperati e fatali. Quella di Daniele è l’ennesima tragedia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero