Ancona, ragazza stordita e stuprata dal branco dopo la scuola: due arresti

Ancona, ragazza stordita e stuprata dal branco dopo la scuola: due arresti
ANCONA - Stupro di gruppo ad Ancona, due arresti. Violentata ragazza stordita con un farmaco. L'operazione della della Squadra Mobile che ha tratto in arresto (domiciliari)...

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ANCONA - Stupro di gruppo ad Ancona, due arresti. Violentata ragazza stordita con un farmaco. L'operazione della della Squadra Mobile che ha tratto in arresto (domiciliari) due giovani peruviani, sui vent'anni, responsabili di violenza sessuale di gruppo e lesioni nei confronti di una ragazza. Il fatto risale allo scorso 9 marzo quando la giovane, 22 anni, di ritorno dalla scuola serale, si era fermata in un pub del quartiere Piano a bere una birra in compagnia dei due conoscenti.




Era circa l'ora di cena. Dopo i primi sorsi aveva subito cominciato ad avvertire un forte malessere e giramenti di testa, causati dalla somministrazione insidiosa di un farmaco che, unito all’alcool, le aveva causato uno stato di stordimento. Le analisi hanno evidenziato un elevato quantitativo di benzodiazepine nel corpo della giovane.



Di lì a poco, accompagnata dai suoi due aguzzini in un vicino giardino pubblico, approfittando del buio, uno di loro la immobilizzava con forza stuprandola, mentre il secondo, in piedi con fare circospetto, controllava che nessuno si avvicinasse al luogo del terribile delitto.



La giovane, che non aveva avuto mai rapporti sessuali nè relazioni sentimentali con nessuno dei due, veniva accompagnata subito dopo l’atto e ancora completamente sconvolta e stordita presso la sua abitazione. Già era evidente il copioso sanguinamento lungo le gambe della ragazza che non poteva non essere notato anche dalla madre che in stato di totale agitazione le prestava le prime cure appena entrata in casa.



L’indomani, vedendo la persistenza di perdita ematica, la donna, preoccupata, accompagnava la figlia d’urgenza all’ospedale Salesi, dove veniva sottoposta ad un delicato intervento con conseguente ricovero di oltre una settimana. Non appena venuti a conoscenza della notitia criminis e attese le puntuali disposizioni della Procura della Repubblica, i poliziotti e le poliziotte della Squadra Mobile dorica eseguivano tutti gli accertamenti e le indagini che permettevano di ricostruire la dinamica dei fatti ed individuarne i responsabili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero