ANCONA - Allenatore di calcio paga la prostituta con un assegno. Il titolo però viene clonato e l'importo moltiplicato. Così il mister deve spiegare la debacle finanziaria...
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La moglie ha ricevuto l'estratto conto dalla banca e scoperto quella voce di spesa esagerata. Allarmata ha preteso spiegazioni dal marito e lui è stato costretto a confessare la scappatella prima alla consorte e poi agli agenti del Commissariato di Osimo, che ieri hanno identificato e denunciato una 31enne di Casoria.
La donna avrebbe incassato i 1800 euro dell'assegno e pertanto è ritenuta responsabile dei reati di truffa, ricettazione, e falso in atto pubblico. Come prova l'uomo aveva prodotto il titolo di credito originario con la cifra di 180 euro ancora in suo possesso, raccontando di averlo dato circa 3 settimane prima a una lucciola incontrata in una località della Riviera del Conero, come pegno in attesa di liquidarla con denaro contante. La squillo lo aveva trattenuto per diversi giorni, prima di restituirlo al cliente che si era ripresentato con le banconote per saldare il conto.
In quel lasso di tempo, però deve averlo ceduto a qualche organizzazione dedita alle truffe e qualcuno ha provveduto a riprodurlo e modificarlo, decuplicandone l'importo dopo un lavoro grafico al computer. I poliziotti hanno accertato che il titolo clonato era stato negoziato a Casoria dalla 31enne già nota alle forze dell'ordine per fatti analoghi, e depositato nel suo libretto postale, per poi prelevare subito il contante.
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Il Messaggero