Marche, la crisi fa crollare i divorzi «Impossibile mantenere due famiglie»

Marche, la crisi fa crollare i divorzi «Impossibile mantenere due famiglie»
ANCONA - La crisi fa crollare separazioni e divorzi nelle Marche. Secondo l’Istat nel 2012, nella regione Marche ci sono state 1.913 separazioni (-8,9% rispetto al 2011) e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - La crisi fa crollare separazioni e divorzi nelle Marche. Secondo l’Istat nel 2012, nella regione Marche ci sono state 1.913 separazioni (-8,9% rispetto al 2011) e 1.140 divorzi (-12%). Numeri che, rapportati ai coniugati, vedono la regione al 17esimo posto nell’indice delle separazioni (249,1 ogni centomila coniugati) e al 12esimo per divorzi (148,5 ogni centomila coniugati).




Ma cosa accade all’economia personale, e in particolare alla casa, con la fine di un matrimonio? Immobiliare.it ha commissionato all’Istituto di ricerca Demoskopea un’indagine ad hoc per capire come cambia la situazione degli ex coniugi dopo una separazione. Secondo l’indagine di Immobiliare.it nelle Marche: il 56,2% dei separati o divorziati della regione, dopo la fine del matrimonio, denuncia una condizione economica peggiorata; il 25% va a vivere in affitto, il 50% dichiara di abitare ancora sotto il tetto coniugale, probabilmente assieme all’ex partner e forse per necessità di tipo economico; il 37,5%continua a pagare un mutuo pur non vivendo più, in molti casi, nell’abitazione coniugale; il 42,1% si è visto rifiutare la concessione di un nuovo prestito dalle banche.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero