Ancona, ingegnere cerca compagnia femminile sul web e si imbatte nei pedofili: nove indagati dopo la sua denuncia

Ancona, ingegnere cerca compagnia femminile sul web e si imbatte nei pedofili: nove indagati dopo la sua denuncia
Nove persone denunciate per pedofilia ad Ancona dalla Polizia Postale. Le indagini sono partite dalla segnalazione di un ingegnere milanese che, in una chat di incontri alla...

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Nove persone denunciate per pedofilia ad Ancona dalla Polizia Postale. Le indagini sono partite dalla segnalazione di un ingegnere milanese che, in una chat di incontri alla ricerca di affermata compagnia femminile, si era imbattuto in alcune persone che asserivano di avere rapporti sessuali con soggetti minori in tenera età, affermando che in alcuni erano affidati alle loro cure, in altri ne avevano la temporanea sorveglianza, in altri ancora, addirittura, dicendo di esserne i genitori.


L’ingegnere, spaventato dalla crudezza delle inquietanti affermazioni, inviava una segnalazione alla Polizia Postale e delle Comunicazioni da cui scaturiva immediatamente un’attività di indagine che ha portato a complessivi nove decreti di perquisizione emessi dalla Repubblica di Ancona ed eseguiti dagli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Le indagini svolte dal personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ancona attraverso attività di monitoraggio sulla rete internet e mediante intercettazioni telematiche, evidenziavano l’esistenza di una rete di conoscenze di diversi individui che si professavano “pedofili” e si scambiavano asserite esperienze in materia.

Uno degli indagati, residente in Lombardia, vista l’ingente mole di immagini vietate detenuta, è stato tratto in arresto. Per tale motivo alla precedente ipotesi di reato si è aggiunta quella di detenzione di materiale pornografico raffigurante minori.


Sono in corso ulteriori accertamenti sui supporti informatici acquisiti durante le perquisizioni per valutare i profili criminali dei soggetti coinvolti e se possano trovarsi indizi che facciano pensare anche ad episodi di abusi fisici. La presente attività rimarca l’importanza della norma introdotta nel 2012 (istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia) tecnicamente definita “reato di pericolo” ovvero, che punisce una condotta che non si concretizza in una vera e propria lesione del bene tutelato ma che lascia intravvedere personalità criminali in grado di mettere in pericolo l’integrità dei minori e della loro immagine. In effetti, nella maggior parte dei casi, sono stati individuati e denunciati soggetti che avevano commesso anche altri reati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero