Ancona, bestemmie e insulti ai nonnini: residenti contro i baby bulli

Ancona, bestemmie e insulti ai nonnini: residenti contro i baby bulli
ANCONA - Baby bulli in pieno centro ad Ancona. Bande di ragazzini che gridano, sputano, bestemmiano e minacciano i residenti....

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ANCONA - Baby bulli in pieno centro ad Ancona.


Bande di ragazzini che gridano, sputano, bestemmiano e minacciano i residenti. Dove? In pieno centro, in via Buoncompagno e via Beccheria, dietro la mensa di padre Guido. Lo denuncia una residente che, con una lettera indirizzata a Sindaco, Prefetto, Questore, Carabinieri e Guardia di Finanza, spiega che la situazione nella zona è ormai diventata insostenibile.



«Al di là della mensa del Povero che accoglie le vittime di un disagio sociale - dice la residente - bande di ragazzi, molti dei quali minorenni, nel pomeriggio e alla sera e soprattutto nei fine settimana, sostano sui gradini delle abitazioni e dei locali delle due vie, sputando in continuazione, lasciando rifiuti di vario tipo, bevendo birra e rompendo le bottiglie, scrivendo sui muri, sui gradini e sui portoni o effettuando incisioni. Non solo,

bestemmiano ad alta voce e urlano, oltre ad effettuare strani movimenti che fanno pensare a un traffico di sostanze illecite».



La residente spiega che molti condomini hanno dovuto riparare più volte i portoni a causa dei danni subiti e, che in più di un'occasione, dietro la richiesta di spostarsi e di fare silenzio, i ragazzi hanno risposto con bestemmie, insulti e atti di vandalismo. Inoltre nella zona vivono persone anziane, famiglie con bambini, studenti e operatori di alcune attività che, per uscire di casa o dal proprio lavoro, devono chiedere permesso o di fare silenzio per svolgere la loro attività. «Tutte le autorità sono al corrente della situazione - continua la residente - perché hanno ricevuto esposti scritti e comunicazione verbali e la cosa più ridicola è che tutto avviene ad un passo dalla Prefettura, dalla caserma della Guardia di Finanza e dal Comune. Siamo nel cuore della città, ma è come se fossimo nel deserto. A volte è stata chiamata la polizia che è intervenuta e ha risolto temporaneamente il problema, ma ora la situazione è fuori controllo tanto che i vandali ci avvisano dicendo in maniera strafottente che loro fanno quello che vogliono e che è inutile che chiamiamo i vigili perché non gli possono fare niente».

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Il Messaggero