ANCONA - «E ’ la prima volta che corriamo per le regionali, ci stiamo radicando sul territorio, ma ci aspettiamo di entrare in Consiglio alla grande». Il vicepresidente della...
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«Vincere è difficile ovunque – ha detto Di Battista – perché il Movimento 5 Stelle è un movimento molto giovane. Ma guardate questa piazza. Vengo da Senigallia e anche lì c’erano centinaia di persone. Noto che il movimento è davvero in salute. Entreremo nelle Regioni e poco a poco faremo capire agli italiani che non si può pensare di poter cambiare votando gli stessi».
Protagonista del comizio, Di Battista ha annunciato il taglio dei compensi anche per i consiglieri regionali. «Chi entrerà percepirà un massimo di 2.500 euro al mese. Il resto verrà devoluto a sostegno della piccola media impresa che nelle Marche, un tempo modello da imitare, sta vivendo momenti drammatici». La tutela del lavoro, lo sviluppo di cultura e turismo, ma anche grande attenzione alla sanità tra i punti del programma del M5S per la Regione.
Maggi, dal canto suo, punta alla vittoria. Ma se non dovesse farcela assicura: «Intendiamo sventare il patto del Nazzareno tra Spacca e Ceriscioli. Valuteremo tutti i bilanci, i decreti, le leggi e faremo chiarezza sugli sprechi». Anche secondo Di Battista in sede regionale «la prima cosa che occorre fare è dare un’occhiata a dove finiscono i soldi degli italiani, perché in due anni di esperienza mia in Parlamento ho notato che i soldi ci sono per tutto, solo che se li rubano e mi rendo conto che probabilmente sarà stata la stessa cosa nelle Marche. Non è un caso che molti consiglieri siano già sotto inchiesta per le spese pazze».
Ha aggiunto il deputato: «Quando entreremo in Consiglio regionale avremo un unico padrone, il popolo. Se ti autofinanzi e rifiuti i rimborsi elettorali hai le mani libere. Vogliamo un Paese dove le forze dell’ordine difendano il popolo dai ladri e non i ladri dal popolo. Nei partiti ci sono anche persone oneste, ma pensano di cambiare il sistema scendendo a compromessi pur di mantenere una poltrona da 15 mila euro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero