ANCONA - «E' stata lei a uccidere il marito, condannatela». Sedici anni di reclusione per omicidio volontario, aggravato dalla minorata difesa della vittima e dal vincolo...
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Il pm ha chiesto di non concedere le attenuanti generiche anche in considerazione della condotta tenuta dalla Bordea dopo l'omicidio: la richiesta di pena ha però tenuto conto del contesto famigliare, esasperato da molteplici problemi. La sentenza arriverà il prossimo 27 febbraio.
Dumitru, disoccupato da tre anni, era depresso e frustrato per i conti in rosso e il timore di non poter garantire un futuro alle due figlie di 3 e 6 anni. Spesso tornava a casa ubriaco (lo era anche quella sera) e intrattabile. La sera del delitto le piccole erano in casa e la più grande avrebbe descritto una vita familiare problematica, senza però riuscire a riferire nulla su cosa accadde in quei frangenti. Fu la stessa Andrada a chiamare i soccorsi: sostenne che il marito le aveva detto di portare via le figlie e che, quando poi erano tornate, lo avevano trovato morto suicida. I carabinieri non le credettero.
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Il Messaggero