Porto Recanati, aggressione gay sul lungomare

Porto Recanati, aggressione gay sul lungomare
PORTO RECANATI Un ragazzo di 30 anni aggredito e rapinato sul lungomare dove era andato a fare una  passeggiata di relax. Un'aggressione a sfondo omosessuale, che...

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PORTO RECANATI Un ragazzo di 30 anni aggredito e rapinato sul lungomare dove era andato a fare una  passeggiata di relax. Un'aggressione a sfondo omosessuale, che solo per un attimo non si è trasformata in violenza.

Il brutto episodio si è verificato tre giorni fa a Porto  Recanati dove il trentenne risiede e conduce una vita tranquilla tra casa e lavoro. E tre giorni fa, come è 
abitato a fare spesso, ha lasciato la sua abitazione ed  è andato a fare una lunga passeggiata sul lungomare della città rivierasca. Ed è lungo questo percorso che sarebbe stato aggredito.
l trentenne, mentre stava passeggiando, sarebbe stato avvicinato e fermato da due uomini stranieri con una scusa. Poi i due l'avrebbero bloccato: mentre uno lo teneva forte per le braccia impedendogli di muoversi, l'altro avrebbe tentato di  spogliarlo nel tentativo di abusare di lui. «Ti violentiamo, per te è finita, tira fuori i soldi, vogliamo i soldi» avrebbero detto di due al trentenne che per un attimo ha temuto il peggio. Nelle vicinanze non c'era nessuno e non riusciva a divincolarsi dalla  presa. Ha anche provato a gridare, ma gli avrebbero 
tappato la bocca con una mano, poi uno strattone più forte ed è riuscito a liberare le braccia. Quando i duehanno capito che il trentenne avrebbe reagito hanno desistito e sono scappati, pare, portandosi via anche qualche oggetto che il portorecanatese aveva in tasca.

Una volta che i due stranieri sono scappati, il trentenne, impaurito e sotto choc, si è rivestito ed è andato subito a denunciare tutti ai carabinieri della 
caserma di Porto Recanati. Ai militari dell'Arma ha raccontato la sequenza dell'aggressione con tutti i particolari che ricordava. Una strana vicenda, 
un'aggressione gay finita in rapina. Questi sarebbero i contorni del fatto ora al vaglio della Procura della  Repubblica di Macerata. I carabinieri di Porto Recanati e di Civitanova si sono  subito messi al lavoro e grazie a diversi indizi - in parte forniti dalla stessa vittima e in parte frutto di indagine, si sono messi sulle tracce dei due aggressori. Le indagini sarebbero a buon punto e anche 

l'identificazione dei due stranieri. Contro di loro, un particolare che lascerebbe poco spazio anche a un avvocato tra i più esperti. 
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Il Messaggero