C’erano anche Beppe Convertini, Annalisa Minetti, Amedeo Goria e Roberta Beta alla festa di ieri sera per la prima ristampa del libro di Valeria Fatone “Il matrimonio un lavoro come un altro” edito da Albatros lo scorso maggio. All’Hotel Mediterraneo di via Cavour, nel roof garden, era molto affollata la sala che ha applaudito l’originale lavoro della scrittrice che, intervistata dalla giornalista Simona Cangelosi, ha messo a nudo i rapporti di coppia, la realtà del matrimonio e delle avventure extraconiugali, visti nel suo romanzo da una prospettiva del tutto originale.

“Ci arrovelliamo continuamente il cervello per cercare un accordo fra la pretesa di essere fedeli a una persona sola e l’istinto che invece ci porta a trasgredire – ha spiegato l’autrice durante l’incontro – ma l’errore è che puntiamo sulle cose sbagliate: non la fedeltà sessuale, ma quella affettiva deve essere il nostro obiettivo, quella sì può durare per sempre e rappresentare il punto fermo di cui abbiamo bisogno nella vita. Dovremmo iniziare ad attuare un cambiamento culturale – sottolinea Fatone - e accettare da un lato che l’amore dei primi tempi si evolva in qualcosa di diverso ma pur sempre molto importante, da coltivare; dall’altro che abbiamo un istinto che ci porta continuamente a cercare emozioni nuove”.

Il libro racconta la storia d'amore appassionata, ambientata a Milano, fra una giovane donna in carriera e un professionista sposato, di vent'anni più anziano di lei. La relazione fra i due protagonisti, Marika e Alberto, è in realtà un pretesto per compiere un viaggio nei rapporti sentimentali di oggigiorno e scandagliare con ironia, grazie alla voce di un'amica filosofa, la realtà del matrimonio. I personaggi di Marika e Chiara, l'amica con cui la protagonista si confida, rappresentano due modi di vedere le cose diametralmente opposti: tradizionalista, conformista e conservatrice la prima, disinibita e avversa ai condizionamenti sociali la seconda. Le conversazioni fra le due ragazze ricordano i celebri Dialoghi di Platone: come Socrate con l’arte della maieutica portava il suo interlocutore a far “nascere” la verità, facendolo ragionare e giungere a conclusioni logiche, così l’amica filosofa Chiara induce Marika a guardare con occhi diversi la realtà, liberando la mente dalle regole della morale comune che influenzano i nostri comportamenti.

“E’ molto interessante - ha commentato intervenendo al dibattito il giornalista Amedeo Goria -. Se io avessi avuto dall’altra parte la stessa comprensione e apertura di idee per superare le difficoltà del rapporto, il mio matrimonio si sarebbe sanato e non sarebbe finito”. Non del tutto d’accordo l’attore e conduttore Convertini che, di origini pugliesi, è cresciuto in una famiglia tradizionalista e tutta al femminile: “Sarebbe bello potersi comportare liberamente, senza condizionamenti e pregiudizi, ma è un po’ utopistico per la nostra cultura”. “Io sono tradizionalista e vorrei che certe cose non avvenissero nella nostra coppia” ha replicato la cantante e atleta paralimpica Annalista Minetti, sposata con Michele Panzarino da sette anni.

Il volume, che è già stato presentato una volta a Roma, Milano, Milazzo (ME), Trani (BT)​ e Nemi (RM), ha partecipato alla fiera “Più Libri Più Liberi” e a maggio sarà presente anche al Salone di Torino. Consta di 200 pagine ed è venduto al prezzo di 12,50 euro.