Ad una settimana dal disastro sulla Pontina si riparte da dove tutto è cominciato, da quella voragine che lo scorso 25 novembre si è aperta al km 97e700 della strada...
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Adesso, dopo sette giorni di ricerche estenuanti e ininterrotte da parte dei soccorritori, si torna a scavare esattamente dal cratere. Sabato c'è stato un nuovo sopralluogo sul posto da parte dei tecnici della Provincia di Latina e dei vigili del fuoco, che in pratica non hanno mai lasciato nemmeno per un attimo il luogo della tragedia, così come i volontari delle varie associazioni di protezione civile che stanno dando una mano importante. Ma le ricerche, al momento, restano ancora vane.
Alla luce del sopralluogo è stato predisposto un nuovo piano di ricerche in virtù del quale saranno fatti altri scavi intorno alla voragine. Da lì si passerà nuovamente a controllare sul lato monte il torrente che scorre sotto la strada e in ordine tutti i vari corsi d'acqua collegati.
Si ricorderà che da alcuni giorni le attività di ricerca di Valter Donà sono affidate ai vigili del fuoco e alla Capitaneria di porto, con l'ausilio del Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino che ha ricevuto l'incarico di ripulire i canali dove potrebbe essere stato trascinato il corpo dell'imprenditore disperso.
Intanto va avanti l'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Latina che procede per disastro colposo e ha delegato le indagini alla polizia stradale: è stato incaricato un tecnico per esaminare la documentazione relativa alla Pontina, di proprietà dell'Astral, e agli interventi del Consorzio di Bonifica, oltre alle fotografie del disastro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero