Superlega, la Top Volley conferma anche il centrale Andrea Rossi

Andrea Rossi in attacco
LATINA -  Era già stato dato per scontato, ma l'ufficialità è arrivata ieri. Il centrale Andrea Rossi ha prolungato il suo contratto con la Top...

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LATINA -  Era già stato dato per scontato, ma l'ufficialità è arrivata ieri. Il centrale Andrea Rossi ha prolungato il suo contratto con la Top Volley Latina fino alla stagione 2017/18. Nato a Bibbiena (Arezzo) nel 1989, due metri di altezza, Andrea Rossi ha trovato proprio a Latina il suo terreno fertile per crescere fino a conquistarsi la fiducia dei coach e a guadagnare sul campo la patente di titolare. Insieme al palleggiatore Daniele Sottile, ormai latinense acquisito, e Gabriele Maruotti, Andrea rappresenta la continuità della squadra che anche lo scorso anno ha centrato i suoi obiettivi sotto la guida di Camillo Placì.


«A Latina mi sono trovato subito bene – dice Rossi - sono molto contento di poter continuare qui in un contesto molto positivo e in una città accogliente. Per uno sportivo questo è un ambiente ideale, una città che offre parecchio e che ha il mare molto vicino, permette di avere i giusti spazi e di godere della spiaggia anche nelle giornate invernali: non sono uno che parla troppo e preferisco tenere le emozioni per me, però ci tengo a dire che qui sto bene e anche con il pubblico ho un buon rapporto».

Venuto a Latina nella stagione 2014-15 con Blengini alla guida, Rossi si è trovato a competere con Van de Voorde (miglior muratore della stagione) e Andrea Semenzato ma riuscì a conquistare la fiducia dell'attuale tecnico della nazionale che lo inserì sempre più spesso in squadra. Con Placì il centrale toscano trovò la strada giusta per conquistarsi il ruolo da titolare accanto a un campione della statura di Yosifov, altro muratore inarrivabile.


«Rispetto al primo anno mi sento molto più maturo, devo ammettere che l'inizio della mia avventura a Latina è stato un po' anomalo perché ero un po' bloccato dall'idea di dover dimostrare a tutti di potermi meritare una maglia da titolare. Ma poi le cose per me sono andate molto meglio. Che campionato mi aspetto? Stiamo allestendo una squadra competitiva e come negli ultimi anni sono sicuro che faremo bene: poi nel corso della stagione vedremo dove si potrà arrivare. La società è prestigiosa, 45 anni non sono pochi e per me è un onore farne parte. Sono molto fiducioso negli elementi di esperienza che abbiamo come Sottile, Maruotti e poi c'è Fei. Spero anche che il pubblico continui a sostenerci e a spingerci: dagli spalti può arrivare una grossa scossa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero