Verso la modifica del regolamento per i gazebo di bar e ristoranti

Verso la modifica del regolamento per i gazebo di bar e ristoranti
Una serie di modifiche al regolamento per le installazioni di gazebo,...

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Una serie di modifiche al regolamento per le installazioni di gazebo, sedie e tavolini esterni a locali e attività commerciali, al fine di superare le difficoltà dal punto di vista amministrativo per scadenze, rinnovi ed eventuali sanzioni per i commercianti. È questo l'obiettivo delle ipotesi illustrate ieri in Comune nel corso della commissione Attività produttive, un passo deciso dell'Ente di piazza del Popolo rispetto alle esigenze sia degli esercenti sia del servizio Suap, sempre nella chiarezza e nel rispetto delle regole. L'attuale regolamento di Dehors, in vigore dal 2019, è stato finora il punto di riferimento per le attività commerciali di Latina ma, come sottolineato ad inizio lavori dal presidente di commissione Dino Iavarone, «dopo la pandemia molto è cambiato nella fruizione degli spazi pubblici e, per tale motivo, sussisteva l'esigenza di rivedere alcune regole, così da superare alcune criticità emerse nel corso del tempo e rispondere alle esigenze degli esercenti e del Suap». Mentre questi ultimi «hanno difficoltà da un punto di vista amministrativo per le scadenze, i rinnovi e le eventuali sanzioni» gli ha fatto eco l'assessore con delega alle Attività produttive Antonio Cosentino, «gli uffici comunali incontrano invece alcune problematiche a gestire la materia, diventata sempre più complessa». Il cambio delle modalità di come ultimamente vengono utilizzato gli spazi esterni alle attività commerciali di bar e ristoranti dopo il Covid ha fatto il resto: «Prima le occupazioni di suolo pubblico erano limitate ai gazebo nei periodi estivi, mentre oggi si ha la tendenza ad utilizzarli tutto l'anno», ha ricordato Cosentino.

Tra le ipotesi di modifica quelle su verifiche e controllo, riscossione, durata, ma anche sull'eventuale reintroduzione del deposito cauzionale, magari «con un meccanismo che possa invogliare e responsabilizzare gli esercenti, senza andare a colpire la parte economica», come sottolineato del presidente Iavarone. Al momento, hanno ricordato i funzionari del Suap, sarebbero una decina le strutture con regolarizzare autorizzazione ma morose, e quindi che risultano abusive: con queste ipotesi di modifica, invece, si andrebbe a lavorare sulla tempestività, in modo da avvisare in maniera più celere gli esercenti rispetto al pagamento della sanzione ed evitare il ripetersi di tali situazioni.

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Il Messaggero