Parchi come giungle, Comune in affanno: «Siamo in ritardo ma stiamo cercando una soluzione»

Parchi come giungle, Comune in affanno: «Siamo in ritardo ma stiamo cercando una soluzione»
Comune in affanno sulla manutenzione del verde pubblico, ormai all'avvio della bella stagione. E l'alternarsi di pioggia e sole degli ultimi giorni non ha aiutato. Molte...

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Comune in affanno sulla manutenzione del verde pubblico, ormai all'avvio della bella stagione. E l'alternarsi di pioggia e sole degli ultimi giorni non ha aiutato. Molte delle aree verdi di Latina sono trasformate in una giungla urbana e, nonostante gli appalti in corso, i cittadini si lamentano. Solo per fare alcuni esempi di questi giorni, in cui comunque le squadre si stanno impegnando per risolvere quanto prima lo sfalcio, c'è il parco Replastic di via del Lido, dove panchine e aree gioco sono invase dall'erba, alta anche quanto una persona.

Poco più in là, la situazione è simile anche nell'area verde tra via Cerveteri e via Albalonga. Condizione analoga anche nell'area tra via Tarquinia, via Veio e via Tuscolo: qui, dove c'è anche un campetto di calcio, l'erba è talmente alta quasi da nascondere le strutture alla vista; appare tagliata solo verso i giochi dei bimbi e verso un paio di panchine; per il resto, tutta giungla. Situazione preoccupante anche per l'area poco più avanti, alla fine di via Tarquinia, all'angolo con via Polusca. E, dall'erba, si vedono saltare anche gli insetti. La condizione tocca però anche alcune rotonde, come proprio quella tra via Polusca e via dell'Agora, con il verde talmente alto da impedire la visuale. Sono stati invece curati di recenti alcuni grandi parchi urbani, per primo il parco Falcone e Borsellino, nei giorni scorsi. «Stiamo affrontando la situazione - esordisce la sindaca di Latina, Matilde Celentano - attualmente siamo un po' indietro rispetto all'affidamento dell'accordo quadro biennale, e stiamo operando attraverso due gare, del valore di 200mila euro ciascuna. Ma appare chiaro che non siano sufficienti. Abbiamo verificato tutte le aree e abbiamo un quadro della situazione, ma il Comune è molto esteso e le aree sono tante: per risolvere, stiamo valutando la possibilità di affidamenti diretti urgenti. È la nostra priorità, trovare soluzioni alternative, altrimenti si rischia di andare a rilento». La sindaca precisa come «questa della manutenzione del verde è una mia priorità assoluta, anche perché come primo cittadino sono il primo responsabile diretto della salute e dell'incolumità pubblica».

L'accordo quadro biennale è lo strumento di affidamento in gara utilizzato negli ultimi anni dall'amministrazione di piazza del Popolo. Prevede diversi appalti, suddivisi tra verde urbano del centro, dei borghi, delle scuole: ogni ditta aggiudicataria è chiamata a mettere in campo diverse squadre di operai, con attrezzature adeguate, per poter svolgere la funzione di tenere sotto controllo la crescita di erbacce e sterpaglie. Una crescita che in queste ore appare però incontrollata in diverse zone della città. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero