Veranda tamponata, scatta il sequestro per l'abuso in un palazzo di fondazione

Veranda tamponata, scatta il sequestro per l'abuso in un palazzo di fondazione
Una tettoia, sotto la quale stava spuntando una veranda con la tamponatura in cartongesso. Ma il comando di Polizia municipale ha bloccato immediatamente i lavori, procedendo al...

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Una tettoia, sotto la quale stava spuntando una veranda con la tamponatura in cartongesso. Ma il comando di Polizia municipale ha bloccato immediatamente i lavori, procedendo al sequestro preventivo delle opere.

È accaduto a Latina, dove, in viale delle Medaglie d'oro, su un terrazzo di un attico di uno dei palazzi Ina di piazza della Prefettura, sul versante posteriore, quello che guarda verso il Parco Falcone e Borsellino, nei giorni scorsi era sorta una installazione. Una preesistente tettoia in legno, infatti, molto rapidamente veniva chiusa sui lati, dando vita quindi a un nuovo ambiente dell'appartamento, e a una nuova cubatura, in chiusura dello spazio originariamente aperto. Tutto questo, su un immobile sottoposto a vincolo paesaggistico dalla Sovrintendenza, in quanto edificio di fondazione della città di Littoria, risalente al 1932.

La Polizia municipale avendo ricevuto la nota di accertamento direttamente da parte dell'ufficio antiabusivismo, già giorni fa aveva avviato le proprie indagini, svolgendo sopralluoghi e raffronti, trovando in corso i lavori sotto la tettoia per realizzare una tamponatura in cartongesso, con intelaiatura in acciaio, ovvero una chiusura dello spazio, per ottenere un nuovo ambiente di 4 metri quadri per 5, con altezza di circa 3 metri, per una volumetria totale di circa 60 metri cubi. Opere di tamponatura che, si presume, non siano iniziate più di due settimane fa. Giovedì sera, quindi, è scattato il sequestro preventivo.

Tutte le relazioni e i rilievi svolti dalla Polizia Municipale saranno ora trasmessi agli enti competenti, in particolare il settore antiabusivismo del Comune di Latina, che dovrà esaminare la situazione, e alla Procura della Repubblica per la convalida del sequestro preventivo. In caso le opere siano definitivamente ritenute abusive, scatterebbe quindi l'ordinanza di demolizione. Ma non è tutto: accedendo infatti all'immobile dal cortile, gli agenti avrebbero notato la presenza di altre realizzazioni, per cui non si escludono ulteriori verifiche in futuro. Sono molte le ordinanze di demolizione di opere ritenute abusive dal settore antiabusivismo del Comune, che vengono pubblicate in queste settimane sul sito web dell'ente di piazza del Popolo, in seguito ai rapporti presentati dal comando di Polizia municipale. Solo nella scorsa settimana, sono state nove quelle pubblicate, tra cui anche quelle di piscine in zona H rurale, realizzate cinquanta anni fa, o di frazionamenti e realizzazioni di piccole lottizzazioni.

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Il Messaggero