Ventotene, il fondale marino restituisce reperti archeologici di grande valore

Ventotene, il fondale marino restituisce reperti archeologici di grande valore
La provvidenziale segnalazione effettuata da un esperto subacqueo di Ventotene sulla possibile presenza di reperti archeologici sul fondale marino,ha consentito ai militari...

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La provvidenziale segnalazione effettuata da un esperto subacqueo di Ventotene sulla possibile presenza di reperti archeologici sul fondale marino,ha consentito ai militari del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale (Tpc) di Roma e del Nucleo carabinieri subacquei di Roma, coordinati da funzionari archeologi della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Frosinone  Latina e Rieti, diretta dal Soprintendente Paola Refice, di  individuare a  una profondità di circa 40 metri alcuni reperti.


Si tratta di un'ancora in pietra di forma ovale (lunghezza 60 cm) proveniente da una nave risalente al periodo compreso tra il VI e il IV sec. a.C.; un ceppo di ancora in piombo (lunghezza 65 cm) e una contromarra in piombo (lunghezza 47 cm), già facenti parte della medesima ancora in legno non conservatasi, verosimilmente appartenente ad una nave romana risalente al periodo compreso tra il III sec. a.C. e il I-II sec. d.C.; un ceppo di ancora in piombo (lunghezza 51 cm) interessato da processi di ossidazione e corrosione, saldato ad un'ancora di «tipo ammiragliato» in ferro con barra mobile (lunghezza 1,5 m) ed un'ancora di minori dimensioni, tutte verosimilmente appartenenti al medesimo relitto di nave romana di epoca imperiale (I-II sec. d.C.); 4. un'ancora di «tipo ammiragliato» in ferro (lunghezza 4 m) proveniente da relitto moderno; un'ancora di «tipo rampino» (lunghezza 3 m) proveniente da un relitto moderno. 

Vedi anche >> Estate, protocollo anti Covid per gli approdi a Ponza e Ventotene Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero