L'omicido che sconvolse Latina: 34 anni dopo una rotonda intitolata a Rossella Angelico

L'omicido che sconvolse Latina: 34 anni dopo una rotonda intitolata a Rossella Angelico
IL RICORDO Aveva 17 anni Rossella Angelico quando la sua vita è finita su un terreno incolto, a pochi passi dall'abitato di Latina, zona Cicerchia. La ragazza era...

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IL RICORDO
Aveva 17 anni Rossella Angelico quando la sua vita è finita su un terreno incolto, a pochi passi dall'abitato di Latina, zona Cicerchia. La ragazza era raggomitolata sotto un cespuglio ed era nuda dalla vita in giù: le era rimasto addosso solo un maglione rosso, così le cronache di 34 anni fa raccontano questo delitto atroce, il più efferato che la città abbia conosciuto. A pochi metri dal corpo il suo motorino, i volantini della manifestazione studentesca a cui aveva partecipato la mattina, i suoi documenti.

La ritrovarono di notte due cacciatori, mentre la famiglia la aspettava a casa per accompagnarla a una festa di amici. Questa storia tremenda la città non l'ha mai dimenticata, anche dopo l'identificazione dei tre assassini, dopo la loro confessione, il processo e le condanne. Tra loro c'era il fidanzatino di Rossella, che le aveva dato appuntamento e che si era poi presentato con due amici per violentarla. La giovane fu uccisa con un paletto dello steccato che correva lungo la strada. Si ribellò alle violenze e venne colpita a morte.
In questi anni sono state moltissime le istanze arrivate al Comune per ricordare Rossella e proprio oggi, in commissione toponomastica, sarà presentata la proposta di intitolarle la rotatoria di via del Lido, all'incrocio con via Nascosa. E' il luogo scelto dalla sorella Elisabetta e dai familiari della ragazza, sostenuti da una petizione che ha raccolto mille firme. E non è un caso che la richiesta, avanzata e sostenuta dal sindaco Coletta, arrivi proprio a ridosso di una data importante per la lotta contro la violenza sulle donne: quella del 25 novembre.
«E' un gesto importante spiega l'assessore al Welfare Patrizia Ciccarelli quello di un ente locale che si fa interprete di un sentimento forte in città e che porta il segno di tante richieste arrivate da almeno due anni a questa parte. E' una risposta che si deve ai tanti cittadini legati al ricordo di Rossella ma è anche un ponte ideale tra la sua figura di ragazza impegnata e la data del 25 novembre sempre più affollata di giovani donne impegnate nella lotta contro la violenza di genere». Ne sono un esempio le artiste chiamate dal Centro Donna Lilith a raccontare questo tema attraverso la street art. «Questa proposta rappresenta un ponte ideale tra Rossella e le giovani di oggi commenta ancora Patrizia Ciccarelli che sentono l'urgenza di denunciare questa piaga attraverso forme nuove di comunicazione, che parlano all'intera comunità. L'intitolazione allora intercetta un sentire comune e acquisisce un significato ancora più grande».

«Tutta la città ha ancora vivo il ricordo della violenza, ma ricorda anche la grande forza morale e la purezza d'animo di Rossella, che non ha voluto soccombere di fronte alla morte - spiega Maria Grazia Ciolfi, consigliera comunale di Lbc, che conosceva personalmente la giovane e che ha fatto richiesta per l'intitolazione - Ed è proprio la forza di Rossella che vorrei fosse per sempre ricordata, anche per chi verrà dopo di noi, affinché sia di supporto e di ispirazione contro il più orribile e purtroppo il più diffuso dei delitti, il femminicidio». In commissione saranno presenti anche Elisabetta Angelico, sorella della vittima, e i rappresentanti delle associazioni per i diritti delle donne della città.
Laura Pesino
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Il Messaggero