Ultraleggero precipitato, morto il pilota di Roccagorga

Ultraleggero precipitato, morto il pilota di Roccagorga
 È il 71enne Biagio Cammarone, residente a Pomezia ma originario di Roccagorga (Latina), il pilota dell'ultraleggero deceduto dopo che il biposto si...

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 È il 71enne Biagio Cammarone, residente a Pomezia ma originario di Roccagorga (Latina), il pilota dell'ultraleggero deceduto dopo che il biposto si è schiantato al suolo prendendo subito fuoco. Sul posto i Vigili del Fuoco e i carabinieri della compagnia di Pomezia che stanno svolgendo accertamenti sulla vicenda. L'aereo era decollato circa venti minuti prima dall'area di volo «Ali Nettuno» e stava sorvolando le campagne di Pomezia quando è precipitato, tranciando anche i fili dell'alta tensione.


Non è chiaro se l'impatto con i fili sia stata la causa dello schianto o se, durante la repentina discesa, ci abbia impattato contro. A quanto si è appreso, allo stato nessuna pista è esclusa: dal guasto al motore al malore. L'errore umano allo stato sembra quello meno probabile considerate l'esperienza del pilota molto conosciuto in zona. L'uomo, titolare di un distributore e autolavaggio, originario di Roccagorga sui Monti Lepini, lascia la moglie e due figli.

L'uomo era da sempre un grande appassionato di volo. Aveva l'autorizzazione dell'Areonautica militare e solitamente partiva in volo per riprendere e fotografare l'area intorno a Pomezia. La sua famiglia è molto conosciuta a Torvaianica poiché gestisce da anni un'area di servizio in via Danimarca. Purtroppo nella ricostruzione della dinamica - non si esclude neanche che il pilota possa esser stato raggiunto da un malore - non potrà essere utile alcuna scatola nera. Dal momento che questi mezzi ne sono sprovvisti. Ci sarebbe al momento un testimone oculare che dalla sua abitazione non distante da via Monte Bianco ha visto tutta la scena. «L'ultraleggero stava volando molto basso, quasi all'altezza degli alberi - ha detto il testimone - l'ho visto precipitare dopo che il mezzo ha urtato un paio di cavi dell'alta tensione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero