Ancora truffe agli anziani, ma stavolta la polizia interviene in diretta: due arresti

Episodi segnalati ormai ogni giorno a Latina

Ancora truffe agli anziani, ma stavolta la polizia interviene in diretta: due arresti
Una truffa spregevole sventata all'ultimo secondo. E' accaduto ieri pomeriggio in via Nello Mazzocchi Alemanni a Latina. Vittime marito e moglie, una coppia novantenne che...

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Una truffa spregevole sventata all'ultimo secondo. E' accaduto ieri pomeriggio in via Nello Mazzocchi Alemanni a Latina. Vittime marito e moglie, una coppia novantenne che è stata presa dal panico dopo il più classico dei raggiri. Prima la telefonata, poi l'emissario a cui consegnare i soldi. Il motivo: «Dovete sbrigarvi, stanno arrestando vostro figlio se non gli portiamo i denari è spacciato».

Ma stavolta i due malviventi sono stati presi con le mani nel sacco e arrestati dagli agenti della Squadra Mobile diretti dal vicequestore Michele Falso. Sono napoletani, residenti nei quartieri spagnoli e con precedenti per rapina e reati contro il patrimonio. Un cinquantenne e un trentenne. Erano arrivati a Latina in mattinata ed erano sul punto di involarsi ma i poliziotti li hanno bloccati mentre erano sul punto di ripartire alla volta della Campania.
Da quanto è stato possibile ricostruire ieri nell'immediatezza dei fatti i due, forse con l'aiuto di un complice, porbabilmente un basista che vive nel capoluogo pontino hanno adocchiato i due novantenni, marito e moglie e sono entrati in azione.

LA CHIAMATA
Uno dei banditi ha telefonato al figlio della coppia con il solo scopo di tenergli occupato il telefono e impedire ai genitori di contattarlo. Un complice infatti li ha chiamati e gli ha detto in tono concitato: «Vi telefono a nome di vostro figlio, è nei guai. Mi ha detto di chiedere aiuto a voi. Ha bisogno di soldi con la massima urgenza». I due sono trasecolati. Hanno chiesto spiegazioni e sono andati nel panico quando si sono sentiti dire: «Se non gli porto subito i soldi lo arrestano, si è messo in un guaio».. E' stato il panico. Nell'inpossibilità di telefonare al figlio i due si sono arresi all'urgenza. Intanto l'altro complice continuava a telefonare al figlio della coppia: «Guardi, la chiamo dall'ufficio postale, è arrivata una raccomandata per lei, c'è un problema, dovrebbe venire immediatamente». Una storia che è andata avanti per tutto il tempo necessario. Ogni volta che il tizio attaccava pensando che fosse solo uno scherzo, il bandito ritelefonava.

«FATE PRESTO»
Nel frattempo, nei pressi della rotonda di via dell'Agora un'auto con due banditi si è parcheggiata sotto casa della coppia. Uno di loro è rimasto alla guida, l'altro è salito. Ha suonato. I due anziani gli hanno aperto e hanno chiesto spiegazioni. «Dobbiamo fare molto presto» ha tagliato corto. «Quanto siete riusciti a raccogliere?». I due hanno tergiversato, poi frastornati hanno mostrato un sacchetto dove avevano infilato tutti i gioielli e le banconote che avevano trovato in casa. Un bottino poi quantificato in circa 4 mila euro.


Nello stesso momento però gli agenti della Mobile erano stati allertati da una segnalazione e sono piombati in via Alemanni. Hanno visto un'auto con un uomo a bordo e lo hanno bloccato, proprio mentre nella palazzina il complice, stufo dei tentennamenti della donna che non voleva consegnare i soldi senza avere garanzie dal figlio, l'ha spintonata e le ha strappato il sacchetto facendola rovinare a terra e ferendola a una mano. Poi è corso giù per le scale a perdifiato, è uscito dal palazzo e, sorpresa, si è visto immobilizzare dai poliziotti. Il bottino è stato recuperato e i due sono stati portati in Questura e arrestati. Oltre alla truffa sono accusati anche di rapina impropria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero