Troppe antenne in zona Castello a Monte San Biagio: approvata la delocalizzazione

Troppe antenne in zona Castello a Monte San Biagio: approvata la delocalizzazione
MONTE SAN BIAGIO - Troppe antenne nel centro storico: il Consiglio comunale di Monte San Biagio delibera la delocalizzazione. Dopo anni di lamentele e denunce pubbliche...

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MONTE SAN BIAGIO - Troppe antenne nel centro storico: il Consiglio comunale di Monte San Biagio delibera la delocalizzazione. Dopo anni di lamentele e denunce pubbliche possono finalmente festeggiare i detrattori degli impianti di telefonia mobile che, nell'arco di un anno, saranno trasferiti in massa in un'area comunale ad hoc.

Possono “preparare le valigie” Wind e Tim ma anche SL48 e Rai perché, non appena saranno completati i lavori, verranno invitate a trasferirsi sempre in località Castello, nel territorio di Monte San Biagio, ma in un'area decentrata e decisamente più lontana dal centro abitato.

Secondo quanto deliberato dal Consiglio, i lavori saranno a carico della I.B.C. (l'Italian Broadcasting Company srl) che realizzerà una stazione base per telefonia cellulare, radio, televisioni e telecomunicazioni particolarmente all'avanguardia. I segnali non subiranno alcun tipo di depotenziamento, quindi, ma i cittadini non dovranno più preoccuparsi per la propria salute.

«Lo scorso anno abbiamo fatto fare delle rilevazioni ad hoc – spiega l'assessore Arcangelo Di Cola – i limiti erano entro la norma e di gran lunga al di sotto del limite consentito dalla normativa ma erano tre volte superiori rispetto ad altre zone della città dove rasentavano lo zero. Abbiamo così deciso di delocalizzare gli impianti, tutti concentrati in un'area di poche decine di metri quadrati». «Questo è il primo passo per la riqualificazione della zona Castello» è stato invece il commento entusiasta del sindaco Federico Carnevale. La proposta presentata in Consiglio giovedì pomeriggio è stata approvata all'unanimità. La IBC srl del resto, in cambio della concessione gratuita del suolo pubblico, si occuperà, a sue spese, oltre che di costruire l'impianto anche di realizzare la strada necessaria per l'accesso.
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Il Messaggero