Treno della Memoria, folla al passaggio in provincia di Latina

Treno della Memoria, folla al passaggio in provincia di Latina
Un viaggio simbolico nella Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate: il Treno della Memoria, rievocazione del convoglio che fa trasportò a Roma la...

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Un viaggio simbolico nella Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate: il Treno della Memoria, rievocazione del convoglio che fa trasportò a Roma la salma del milite ignoto, ha attraversato l'Italia e ieri ha raggiunto la stazione Termini dopo aver attraversato anche la provincia pontina, passando per tutte le stazioni del territorio e facendo soste a Cisterna, Priverno e a Formia.

Alla stazione di Formia-Gaeta il convoglio n. 96438 è arrivato alle 22 di giovedì 3 novembre, al binario 1, accolto dagli applausi di centinaia di persone, tra cui le autorità civili e miliari e l'arcivescovo di Gaeta Luigi Vari, cittadini, famiglie e scolaresche. Il vice sindaco Giovanni Valerio, che ha portato i saluti del primo cittadino Gianluca Taddeo, ha accolto il generale di Brigata Fulvio Poli dello Stato Maggiore dell'Esercito, sceso in banchina per un breve saluto e una testimonianza dell'iniziativa. Celebrare il Treno della Memoria' - ha sottolineato il primo cittadino Gianluca Taddeo - significa rimettere al centro i valori democratici del nostro Paese e rendere il doveroso omaggio a coloro che hanno combattuto per la Patria. Il Milite Ignoto è un simbolo della nostra identità, della nostra storia. E la presenza imponente di tutte le istituzioni, delle associazioni, del mondo del volontariato e anche di comuni cittadini, testimonia il profondo valore e legame umano e morale che la nostra comunità ha espresso nei confronti di chi si è sacrificato.

Entusiasmo e commozione, anche a Priverno. Centinaia di cittadini - oltre alle autorità militari e civili - hanno salutato con una ovazione l'arrivo del convoglio e ascoltato il silenzio suonato dal trombettista della Banda Musicale di Privernodavanti all'affusto di artiglieria che ha cento anni fa accompagnò da Aquilea a Roma, i resti mortali del Milite Ignoto, caduto in guerra, e senza un nome. I sindaci di Priverno, Sonnino, Amaseno, e del delegato di Sabaudia, guidati dal maggiore dei carabinieri, Saverio Loiacono, sono stati salutati alla fine della cerimon Poli quando il treno ha ripreso il suo viaggio verso Roma.

Nella giornata di ieri le celebrazioni del 4 novembre si sono poi svolte, con la tradizionale cerimonia alla presenza del prefetto Maurizio Falco e di tutte le autorità civili, religiose e militari. Le celebrazioni si sono aperte alle 10 con la messa officiata nella cattedrale San Marco dal vescovo Mariano Crociata e accompagnata dal coro interforze. A seguire, la deposizione di una corona al monumento ai caduti da parte del prefetto e del generale Sanasi della 4^ brigata Telecomunicazioni e Sistemi. Nel suo discorso il prefetto ha poi voluto ricordare l'importanza di affidarsi alle forze armate e sottolineare come il milite ignoto sia da sempre il simbolo del sacrificio degli italiani, ai quali dobbiamo il ringraziamento per essere oggi una società democratica. Per l'occasione il gruppo Anmi ha allestito, presso la Casa del combattente, la mostra La Grande Guerra nel territorio pontino, con pannelli tematici che conducono i visitatori in un percorso lungo la narrazione delle vicende nazionali e in quelle che coinvolsero le comunità locali.

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Il Messaggero