È stato un imprevisto sul cantiere della nuova stazione di Monte San Biagio a causare un black out della rete telefonica che, nelle ultime ore, ha mandato in tilt tre...
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Nessuna ripercussione invece nella località collinare dove gli operai che stavano lavorando alla realizzazione del sottopasso ferroviario hanno accidentalmente reciso un cavo della fibra ottica.
Già nella giornata di lunedì, tuttavia, un altro cavo, sempre durante lo svolgimento dei lavori, era stato “stressato”, come si dice in gergo tecnico, causando una prima ondata di interruzioni di linea.
In mattinata, poi, il secondo cavo reciso ha definitivamente mandato in tilt la Piana di Fondi.
Difficile quantificare le utenze interessate ma, a giudicare dalle segnalazioni, sarebbero svariate centinaia. Il disservizio ha riguardato la rete fissa Tim nonché altri gestori da essa dipendenti.
Benché il guasto non dipendesse dalla società, i tecnici Telecom sono tempestivamente intervenuti sul luogo dell'incidente individuando il problema e ripristinando la linea nell'arco di poche ore. A partire dalle 16, insomma, abitazioni private, uffici e luoghi pubblici sono pian piano tornati online.
Le precedenti 24 ore? Un caos totale.
Bancomat non funzionanti, attività chiuse, uffici in panne: il black out ha letteralmente paralizzato le zone interessate.
Sì perché, con la tecnologia della fibra ottica, tranciare un cavo vuol dire mettere fuori uso sia internet che la linea telefonica. E al giorno d'oggi essere offline vuol dire, in moltissimi settori, bloccare l'attività lavorativa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero