LATINA - Venticinque anni dopo, Dopo cinque lustri, lunedì 30 marzo, viene proiettato a Roma Piccola America, film d’esordio di Gianfranco Pannone che racconta l'arrivo in...
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Il film racconta l’Italia dei primi anni Trenta. Migliaia di contadini, reclutati nelle regioni del Nord-est, lasciano la loro terra per lavorare alla bonifica delle Paludi Pontine. La "redenzione dell'Agro", con la costruzione di cinque città nuove, diviene in breve tempo un vessillo della propaganda fascista. Mussolini promette a tutti un pezzo di terra e la gloria di aver partecipato a una storica impresa. Ma la realtà è ben diversa. La malaria, la fame e l'incubo della guerra, annunciata dalle riprese, a Sabaudia, del film Scipione l'Africano, attendono di lì a poco i coloni. Di fronte alla macchina da presa, gli ultimi superstiti di quella drammatica epopea raccontano in modo semplice e commosso un periodo cruciale della nostra storia.
Mescolando storia ufficiale e vicende personali, con un linguaggio denso e affabulatorio, Pannone diventa un testimone partecipe di ciò che racconta.
A distanza di anni, parlando di Piccola America Pannone ricorda come «25 anni fa, fresco di diploma al CSC, presentavo al Festival di Locarno il mio primo lungometraggio, Piccola America. Un film storico ma non solo. Mi interessavano - spiega - soprattutto il lato antropologico e le persone. In questo caso i contadini poveri in canna che Mussolini portò dal nord Italia nelle terre pontine bonificate dal regime fascista. E soprattutto - aggiunge Pannone - il difficile rapporto tra la gente comune e il potere. Una storia tutta italiana di sudditanza e dimenticanze, che ancora oggi mi spinge a raccontare miserie e nobiltà' di questo mio Paese».
Il film è stato scritto da Francesco Bruni e Gianfranco Pannone, prodotto da Giuseppe e Gianfranco Pannone. La fotografia è di Tonino Mirabella, il montaggio è di Marco Spoletini, il suono di Bruno Pupparo, le musiche diAmbrogio Sparagna. Piccola America è una Produzione Effetto Notte, CSC, Regione Lazio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero