Latina, test sierologici e vaccino antinfluenzale, medici di base in prima linea ma senza indicazioni

Il dottor Enzo De Amicis
Test sierologici per la ricerca del virus Sars-COV2 nel sangue effettuati presso lo studio del medico di base: se ne parla ormai dalla metà di agosto, in particolare in...

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Test sierologici per la ricerca del virus Sars-COV2 nel sangue effettuati presso lo studio del medico di base: se ne parla ormai dalla metà di agosto, in particolare in riferimento alla possibilità per docenti e personale scolastico in vista del rientro a scuola. Dei kit - almeno per quanto riguarda la provincia di Latina - e delle linee guida secondo le quali muoversi per garantire la necessaria omogeneità del percorso, però non ci sarebbe traccia. Nessuna informazione sarebbe arrivata ai medici, se non articoli di stampa e dichiarazione frammentarie di politici. «Non ci sono informazioni certe, al punto che - afferma il dottor Enzo De Amicis - quando io e alcuni miei colleghi abbiamo saputo, avevamo pensato ad una fake news. Poi abbiamo capito che la notizia era vera ma nessuna informazione o direttiva ci è pervenuta: se oggi dovessimo erogare questo servizio, a chi dovremmo fare analizzare i campioni e chi li valuterebbe? Servono indicazioni certe». Anche il dottor Giovanni Maria Righetti, presidente provinciale dell'Ordine dei Medici, afferma: «Non abbiamo informazioni in merito, ma l'argomento mi interessa e continuerò a documentarmi. Spero ci diano presto indicazioni in modo da organizzare il servizio al meglio».


Sui test rapidi è anche in corso una battaglia da parte della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), che vorrebbe agire sulla prevenzione dei contagi sotto un duplice aspetto. Da un lato attraverso la massima diffusione del vaccino antinfluenzale, soprattutto alle fasce di popolazione non sottoposta all'obbligo, per facilitare la diagnosi differenziale tra influenza stagionale e Covid 19; dall'altro creare una sorta di anagrafe immunitaria mediante l'utilizzo dei tamponi rapidi, da confrontare ai molecolari in caso di positività. «La nostra proposta - spiega il dottor Gianni Cirilli, segretario di Latina e del Lazio della Fimmg - è quella di coinvolgere una parte degli studi medici del territorio in questa campagna per creare una rete sentinella dei contagi e far sì che le informazioni a disposizione si allarghino, non riguardino più soltanto certe categorie, come ad esempio i turisti in rientro. L'idea è di proporre a determinati soggetti il test, per analizzare anche altre fasce della popolazione.


Per quanto riguarda l'altro aspetto, che è quello della campagna vaccinale antinfluenzale, chiaramente l'appello è rivolto anche ai pediatri di libera scelta: i bambini non rientrano nell'obbligo imposto dalla Regione, ma promuovere una vaccinazione antinfluenzale più diffusa, quest'anno può fare la differenza». Riguardo alla disponibilità dei vaccini antinfluenzali, pochi giorni fa era stato lanciato all'allarme dai farmacisti: le Regioni ne hanno ordinati tantissimi e le farmacie rischiano di restare sfornite, quando invece anche il loro ruolo è importantissimo nella prevenzione, perché va a coprire proprio le fasce di non obbligatorietà.
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Il Messaggero