SPERLONGA - «Quelle scale vanno chiuse. Così come sono strutturate sono pericolosissime». A parlare è l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, legale...
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Mentre l’avvocato Cardillo Cupo prepara una strategia difensiva finalizzata a dimostrare come si sia trattato di un incidente, dovuto forse alla pericolosità della struttura stessa, Anna Lucia Coviello continua a lottare in un letto d’ospedale, dove si trova in coma ormai da oltre 48 ore. Dal giorno della sua inaugurazione, diverse le accuse mosse nei confronti del parcheggio multipiano, ma mai nessuna delle critiche, fino ad oggi, aveva riguardato una presunta pericolosità delle scale che collegano i piani interrati alla superficie.
Alla luce dell’accaduto e delle dichiarazioni dell’avvocato Cardillo Cupo potrebbero però aprirsi risvolti inaspettati. Che il parcheggio interrato sia pericoloso o meno, non esclude comunque che tra le due donne ci sia stata una colluttazione precedente alla caduta. Anzi, a dimostrarlo è una ciocca di capelli ritrovata sul luogo della litigata da parte dei carabinieri di Sperlonga e inserita tra le prove. Dalle indiscrezioni trapelate pare si tratti di un ciuffo biondo e quindi appartenente forse alla 45enne di Formia arrestata nella notte tra venerdì e sabato.
Un particolare tutt’altro che trascurabile perché dimostrerebbe, proprio come dichiarato da Arianna Magistri durante la deposizione rilasciata ai carabinieri, che anche la 62enne, in effetti, ha avuto un ruolo attivo nella lite, a tal punto da strapparle una ciocca di capelli. Resta comunque da chiarire chi delle due abbia iniziato, il perché e soprattutto se Anna Lucia Coviello sia caduta accidentalmente o a seguito di una spinta. A giudicare dal sangue rinvenuto sulle pareti, l'ipotesi più plausibile è quella di una perdita dell'equilibrio dopo aver ricevuto un forte e violento colpo in testa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero