"L'ultimo giorno di un condannato a morte" in scena con la compagnia Il gruppo dell'arte

Elisabetta Femiano in scena
LATINA - "Vendicare è dell'individuo, punire è di Dio. La società sta nel mezzo, il castigo è al di sopra. La vendetta al di sotto. Niente di così grande o di così...

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LATINA - "Vendicare è dell'individuo, punire è di Dio. La società sta nel mezzo, il castigo è al di sopra. La vendetta al di sotto. Niente di così grande o di così piccolo Le si addice. Essa non deve 'punire per vendicarsi' ma 'correggere per migliorare'". Così scriveva Victor Hugo nel 1829 nel racconto "L'ultimo giorno di un condannato a morte", un vero e proprio manifesto contro la pena di morte.




A riprendere il monito del grande autore francese, proprio a ridosso della data in cui si celebra la Giornata mondiale contro la pena di morte sarà l'Associazione culturale Compagnia Il Gruppo dell'Arte che per l'occasione porterà in scena un adattamento de "L'ultimo giorno di un condannato a morte" che vedrà la proposizione di tre repliche tra Latina e Pontinia.



Mercoledì 25 e giovedì 26 novembre alle ore 21, presso Opera Prima Teatro in via dei Cappuccini, 76 a Latina e venerdì 27 novembre al Teatro Fellini di Pontinia, sempre alle ore 21, proprio nel giorno della ricorrenza, i riflettori si accenderanno su due straordinarie attrici pontine, Elisabetta Femiano e Agnese Chiara D'Apuzzo, dirette da Danilo Proia, per raccontarci la storia di una un'esistenza che prende atto, in attesa di finire al patibolo, di come la precarietà le appartenga.





L'intento dello spettacolo è quello di contribuire a scuotere le coscienze indagando a fondo l'animo di un condannato a morte e portare gli spettatori ad interrogarsi su come possa la collettività commettere un omicidio.



"L'ultimo giorno di un condannato a morte", che fa parte della rassegna “Emergenze e Dintorni della scena” di Opera Prima Teatro, si propone di accelerare il percorso già avviato da secoli per l'abolizione della pena di morte tanto che lo spettacolo gode del patrocinio di Amnesty International.



Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro.



Per info e prenotazioni 347.7179808 o 347.3863742 oppure 333.7306842



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Il Messaggero