Sversati sedimenti terrosi sul litorale di Vindicio, la denuncia del sindaco Villa

Sversati sedimenti terrosi sul litorale di Vindicio, la denuncia del sindaco Villa
Sversati sedimenti terrosi nel canale di scolo che confluisce sul litorale di Vindicio. A denunciarlo è il sindaco di Formia, Paola Villa, che ha scritto immediatamente ad...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sversati sedimenti terrosi nel canale di scolo che confluisce sul litorale di Vindicio. A denunciarlo è il sindaco di Formia, Paola Villa, che ha scritto immediatamente ad Acqualatina. Questa mattina, infatti, secondo quanto scrive il primo cittadino, Acqualatina nell’ambito delle attività di sviluppo e spurgo del campo pozzi “25 Ponti” ha riversato acque con sedimenti terrosi provenienti dal campo pozzi nel canale di scolo che confluisce sul litorale di Vindicio nel Golfo di Gaeta.


"In merito all’evento - spiega il sindaco Villa - non sono pervenute le necessarie comunicazioni dalla società Acqualatina S.p.A, creando enormi problemi alle attività turistiche e balneari. Nuovamente il gestore non onora la basilare regola di rispetto tra Enti, ossia la comunicazione e condivisione di informazioni".

L'Amministrazione Comunale, in mattinata e in assenza di comunicazioni sulle operazioni in essere, si è immediatamente attività al fine di interrompere lo scolo delle acque provenienti dal campo pozzi e inoltrando una nota di denuncia per danno di immagine.

Vedi anche Acque di depurazione e coronavirus, l'esempio virtuoso di Acqualatina

La lettera è stata inviata non solo all’ATO4 ma anche alla Capitaneria di Porto, alla Prefettura di Latina e all’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale. Non si fa attendere la replica di Acqualatina: «Il fenomeno è da considerarsi privo di ogni pericolosità: le acque del campo pozzi “25 Ponti” sono potabili, di elevata qualità e costantemente monitorate e i detriti presenti nel riversamento sono residui rocciosi del tutto naturali. Le attività che hanno generato tale flusso sono ordinarie e già comunicate alle Autorità interessate. Il flusso è stato generato da un inatteso eccesso di acqua. Si evidenzia che tale fenomeno è segno di una grande presenza di risorsa idrica e di un’ottima potenzialità del campo pozzi».  La società ha fornito anche i dettagli tecnici dell'intervento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero