Sul bus come sardine e a scuola già stanchi: gli studenti chiedono più corse Fondi-Terracina

Sul bus come sardine e a scuola già stanchi: gli studenti chiedono più corse Fondi-Terracina
I disagi vanno avanti da mesi ma alcune mattine, come quella di oggi, la situazione diventa insopportabile se non addirittura pericolosa. A segnalare gravi inefficienze per quanto...

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I disagi vanno avanti da mesi ma alcune mattine, come quella di oggi, la situazione diventa insopportabile se non addirittura pericolosa. A segnalare gravi inefficienze per quanto riguarda il trasporto pubblico sono i pendolari di Fondi, ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni che ogni mattina si recano in autobus a Terracina per frequentare istituti scolastici non presenti nella propria città, in particolare il liceo scientifico. Mentre in direzione Itri-Formia partono moltissime corse a distanza ravvicinata, chi ha intenzione di seguire le lezioni all'ombra del Tempio di Giove ha solo due opportunità: il bus Cotral delle 7:10 e quello delle 7:25. Il risultato? Decine di studenti ammassati come sardine, sui sedili e in piedi.


Le cose si complicano quando sul mezzo salgono anche gli anziani, come è accaduto questa mattina, che non potendosi sedere restano in piedi mettendo a rischio la propria incolumità. Ogni mattina a subire una vera e propria pioggia di lamentele sono naturalmente gli autisti che però non hanno molta voce in capitolo. In passato è anche capitato che gli stessi abbiano deciso di non far salire alcuni pendolari, lasciandoli letteralmente a piedi, per motivi di sicurezza. Qualcuno avrebbe infatti rischiato di farsi male, senza considerare le possibili conseguenze in caso di un controllo da parte delle forze dell'ordine. Ennesima mattinata di passione, insomma, per gli studenti che si presentano a scuola già distrutti e che oggi sono tornati a chiedere un maggior numero di corse nelle fasce orarie di entrata e uscita. Il problema, del resto, benché gli autobus siano in questo caso ben quattro, si ripresenta identico anche alle 13:25 e alle 13:45.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero