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Ha collaborato con i maggiori artisti italiani, da Ennio Morricone a Nicola Piovani, passando per Lucio Dalla, Cipriani, Donato Renzetti, Giorgia, Renato Zero, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Achille Lauro, ma anche Edoardo Leo, Elio Germano, solo per citarne alcuni. Lui è Stefano Azzolina violista di Latina che è partito proprio dalla sua città con l'orchestra giovanile Tartini e ha portato avanti la sua passione facendola diventare un lavoro.
Non solo, qui a Latina collabora sia con alcune scuole di musica, sia con il liceo musicale pontino insegnando sia la Viola che il Violino: «Insegnare mi piace perché sono convinto che la musica sia un lasciapassare importante per la vita dei ragazzi», spiega raccontando anche la sua esperienza, partendo forse da quella che più l'ha emozionato, la collaborazione con l'orchestra di Ennio Morricone.
«Averlo a due passi da me, con questa figura iconica della musica italiana a dirigerti, posso dire che è un'emozione unica, facevo quasi difficoltà a concentrarmi la prima volta».
Da maggio infatti è in tour con Cammariere, prima con Achille Lauro e Claudio Baglioni, in previsione c'è quello internazionale con l'Orchestra del cinema: «Siamo stati in Arabia per le musiche di Harry Potter, ora in programma ci sono i concerti per le musiche di Star Wars. E speriamo anche di tornare a suonare nell'orchestra che accompagna Achille Lauro nel tour invernale».
E' instancabile Stefano e nel suo percorso ha avuto modo anche di conoscere altri aspetti degli artisti: «Achille Lauro per esempio è un ragazzo d'oro, sempre carino con noi, molto preciso nel suo lavoro e anche molto sensibile. Senza farsi pubblicità in quasi tutte le città che visita con le tournée va in visita negli ospedali per portare conforto ai malati. Oppure Renato Zero, conservo tutti i suoi bellissimi messaggi».
E anche lo stesso Stefano cerca di portare un po' della sua arte nella sua città, Latina: «Mi dispiace che il teatro sia ancora chiuso, purtroppo questo aspetto per la seconda città del Lazio non va a favore degli artisti che magari stanno iniziando ora il loro percorso. Fortunatamente Roma è vicina ma perché doversi spostare quando abbiamo qui tutte le caratteristiche per diventare un punto di riferimento nel mondo della musica? Credo sia sbagliato, ci vorrebbe, da parte di tutti gli Enti, un po' più di attenzione per questo settore che a Latina è sempre in fermento».
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