Terracina, in libertà vigilata voleva uccidere moglie durante la Festa della donna e suicidarsi: fermato in auto con una pistola

Lo hanno arrestato alla vigilia della Festa della donna, mentre si preparava a uccidere la ex moglie. Nascondeva in macchina una pistola che si era costruito da solo e aveva...

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Lo hanno arrestato alla vigilia della Festa della donna, mentre si preparava a uccidere la ex moglie. Nascondeva in macchina una pistola che si era costruito da solo e aveva già scritto due lettere per i figli e i fratelli, pensando di suicidarsi dopo aver compiuto l'omicidio. «Mi sono ripreso quello che mi avete levato - aveva scritto al figlio maggiore -. Mi hai messo i bastoni fra le ruote, ora piangi».


La polizia invece lo ha fermato ieri sera a Terracina, vicino a Latina, impedendo che l'ennesimo femminicidio avvenisse forse proprio l'8 marzo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. Gli agenti del commissariato della cittadina pontina tenevano d'occhio l'uomo - che ha 55 anni, operaio in una officina meccanica - perché da tempo tormentava la ex ed era già sottoposto all'obbligo di firma per aver in precedenza violato il divieto di avvicinarsi alla donna.

Dopo anni di violenze domestiche, con diversi ricoveri in ospedale, nel 2015 la donna aveva deciso di separarsi dal marito, ma lui non l'aveva certo lasciata stare. La perseguitava in ogni modo, non accettando la fine della relazione e l'allontanamento dai figli. La donna aveva presentato diverse denunce, che avevano portato prima al divieto di avvicinarla e poi all'obbligo di firma per averlo infranto. Negli ultimi mesi però le minacce di morte si erano intensificate: il 55/enne le faceva arrivare alla ex moglie attraverso i due figli.

Finché ieri sera gli uomini del commissariato di Terracina hanno deciso di intervenire: quando l'uomo quando è andato negli uffici di polizia per firmare hanno perquisito la sua auto. Ne è uscita fuori una pistola calibro 6,65 che si era costruito da solo sfruttando le proprie competenze di operaio meccanico, assemblando pezzi di diverse armi. Aveva già un proiettile in canna e diverse munizioni, segno secondo gli investigatori che era pronto a trasformarsi in assassino. A rafforzare l'ipotesi due lettere trovate nell'automobile. Al figlio maggiorenne, che aveva difeso la madre, il padre aveva scritto: «Dovrai avere il rimorso per tutta la vita per quello che è successo».


E ancora: «Mi sono ripreso quello che mi avete levato. Mi hai messo i bastoni fra le ruote, ora piangi», immaginando che il messaggio venisse ritrovato dopo l'omicidio-suicidio. Invece l'operaio è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio e detenzione abusiva di arma e il femminicidio stavolta é stato evitato.
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Il Messaggero