Stabilizzazioni alla Asl di Latina, il Tar rigetta il ricorso dei precari

Un'assemblea dei precari
Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso di centinaia di precari in servizio alla Asl di Latina che avevano impugnato le determine del commissario ad acta per la sanità...

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Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso di centinaia di precari in servizio alla Asl di Latina che avevano impugnato le determine del commissario ad acta per la sanità della Regione Lazio che li escludeva dalle procedure di stabilizzazione.


La sentenza (che si può scaricare qui) è del novembre scorso, ma è stata depositata ieri. Sulla vicenda, a seguito dell'esclusione dei precari di Latina ma con analoga situazione anche in altre Asl del Lazio, era stata emanata una legge regionale di "sanatoria", proposta dai consiglieri Forte (Pd) e Simeone (Forza Italia). In sostanza, mancando i requisiti di aver rispettato le procedure che prevedevano regolari avvisi pubblici e autorizzazioni, sarebbe valsa comunque l'esperienza acquisita in tanti anni di servizio.

Nel frattempo  «la Asl di Latina, assieme alla Regione, ha avviato il percorso di stabilizzazione dei precari conformemente al quadro normativo definito a livello nazionale e regionale» - si riferisce in una nota. Percorso sul quale si è inserito il ricorso rigettato.

 «La sentenza, pertanto, ha confermato la correttezza delle procedure avviate e, in alcun modo, pone freno al progressivo processo di stabilizzazione. Molto diversa, infatti, sarebbe stata la situazione nell’ipotesi in cui tale ricorso fosse stato accolto con conseguente blocco di tutte le procedure in essere. Regione ed Azienda sono in ogni caso impegnate per approfondire le tematiche riguardanti gli effetti della recente sentenza del Tar e per valutare quali ulteriori azioni e/o provvedimenti risulterà opportuno adottare allo scopo di favorire la positiva prosecuzione delle stabilizzazioni. L’attenzione della Direzione Aziendale sull’argomento resta elevata e, pertanto, si auspica che sul tema non si creino forme di allarmismo o strumentalizzazione che, di certo non favorirebbero il percorso avviato e risultati attesi»  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero