Gaeta, al mare sì ma a distanza: tra gli ombrelloni ci saranno le “sentinelle”

La spiaggia di Serapo
Anche nel sud pontino si pensa a come poter salvare la prossima stagione turistica. Preso atto dell'ordinanza della Regione che permette ai balneari di accedere a stabilimenti...

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Anche nel sud pontino si pensa a come poter salvare la prossima stagione turistica. Preso atto dell'ordinanza della Regione che permette ai balneari di accedere a stabilimenti e campeggi per manutenzione e pulizia, i vari Comuni stanno iniziando a pensare a come organizzarsi, in attesa che il Governo chiarisca le modalità dell'attesa fase 2. Di questi tempi alcuni lidi erano già aperti ma ora c'è molta incertezza visto che si dovrà arrivare almeno al 3 maggio per capire cosa succederà. Intanto a Gaeta il dinamicissimo sindaco Cosmo Mitrano è convinto che la prossima stagione turistica ripartirà, seppur in ritardo, e con i dovuti correttivi è già al lavoro per soluzioni che rispettino le norme di sicurezza. Sul tavolo la proposta prevede sentinelle per controllare che venga rispettato il distanziamento sociale, ombrelloni lontani e accessi limitati.


«Serve un'azione rigida e regolamentata, possibile solo grazie a una sinergia tra operatori privati degli stabilimenti, istituzioni, forze dell'ordine e cittadini», spiega Mitrano. «Gli stabilimenti balneari prosegue dovranno dotarsi di una figura preposta, una sorta di sentinella o controllore, incaricata di vigilare, con il compito di sensibilizzare le persone in spiaggia a rispettare il distanziamento sociale e le altre misure che saranno individuate per evitare la diffusione del contagio. Gli stabilimenti dovranno garantire che ombrelloni e lettini vengano posti lontani tra loro e che non si creino assembramenti in bar e ristoranti. Ad occuparsi della sicurezza in mare saranno invece gli assistenti bagnanti, che quest'anno potrebbero avere anche il compito di vigilare sugli accessi in acqua». In merito alle spiagge libere, invece, di concerto con la Capitaneria di Porto, bisognerà «garantire due metri di distanza tra un ombrellone e l'altro, suddividendo la spiaggia per metri quadrati e facendo il calcolo di quante persone possono accedervi. Ciò potrebbe essere possibile grazie a un contatore, per controllare ingressi e uscite».

FORMIA
A Formia, il Comune ha già formulato agli inizi di aprile agli uffici demaniali del Settore Urbanistica e Gestione del territorio gli indirizzi sia per il Servizio di assistenza e salvamento a mare sia per il Reperimento di aree private per l'esercizio di parcheggio autovetture a carattere stagionale, al fine spiega l'assessore all'urbanistica Paolo Mazza di mettere in campo «azioni necessarie per i servizi di cui la città avrà bisogno per sostenere e rilanciare le attività turistiche oltre che assicurare, nelle spiagge libere, un adeguato servizio di vigilanza con la presenza di bagnini di salvataggio, conformemente a quanto previsto dalla vigente norme statali, regionali e regolamentari locali in materia».

MINTURNO

Anche a Minturno il sindaco Gerardo Stefanelli e la sua amministrazione stanno lavorando per la riapertura delle spiagge e si valutano varie soluzioni, di concerto con i titolari degli stabilimenti balneari. Le problematiche maggiori sono la gestione delle spiagge libere, in particolare sul litorale del Levante di Monte d'Argento dove abbondano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero