Solidarietà Sikh: la comunità indiana fa la spesa per i bisognosi di Fondi

La spesa acquistata dalla comunità Sikh al supermercato Md e distribuita dai Falchi di Fondi
Passa per la solidarietà l'integrazione nel comune di Fondi, tra i più colpiti della regione anche dalla crisi economica per via delle pesanti restrizioni...

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Passa per la solidarietà l'integrazione nel comune di Fondi, tra i più colpiti della regione anche dalla crisi economica per via delle pesanti restrizioni previste dalla cintura di varchi e controlli disposta nell'ambito delle misure anti-contagio (non più in vigore dal prossimo 14 aprile).


Ognuno fa quello che può e, tra i tanti che si sono rimboccati le maniche, c'è anche la popolosa comunità indiana della città.

A differenza di alcuni altri che, per esempio, hanno donato il surplus o ciò di cui effettivamente non avevano bisogno, il gruppo di stranieri, ormai in pianta stabile a Fondi, lo ha fatto in maniera intelligente e mirata.


È stata poi compilata una lista e sono stati effettuati gli acquisti, riconsegnati infine al magazzino centralizzato con sede al Mof, supervisionato dal Comune di Fondi e gestito dai volontari di Croce Rossa e Falchi di Pronto Intervento e Protezione civile.

Una donazione non da poco dato che la spesa, effettuata al supermercato Md da parte della comunità indiana, ammonta ad oltre duemila e cinquecento euro.

Tra gli articoli acquistati perlopiù materie prime come farina e zucchero, ma anche tanta pasta e prodotti in scatola.

Insomma, avendo abitudini alimentari completamente diverse, i donatori hanno preso nota di una lunga lista di ordinazioni per poi procedere all'acquisto.

«Ci tengo – fa sapere il portavoce – che esca non il mio nome (da qui l'anonimato) ma quello dell'intera comunità indiana. Questo è il gesto che tutti noi abbiamo voluto fare per aiutare la città che ci ha accolto e continua a farlo. È stata la prima donazione ma non sarà l'ultima – prosegue lo stesso con un curioso accento italo-indiano – ci stiamo già organizzato per un altro acquisto a fine aprile. Se il paese che ci ospita è in difficoltà - conclude - lo siamo tutti noi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero