Soldi e gioielli per un computer, anziana truffata a Gaeta

Soldi e gioielli per un computer, anziana truffata a Gaeta
Una telefonata a una vittima prescelta, questa volta una donna anziana di Gaeta, ultraottantenne, che viveva sola. Dall'altro capo del telefono il truffatore si spaccia per il...

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Una telefonata a una vittima prescelta, questa volta una donna anziana di Gaeta, ultraottantenne, che viveva sola. Dall'altro capo del telefono il truffatore si spaccia per il nipote e la informa dell'imminente consegna di un computer. La tecnica utilizzata è ormai ben nota, ma la signora, completamente ignara, cade nel tranello. Credendo che sia veramente il nipote a parlare, acconsente alla richiesta e quando alla porta bussa lo sconosciuto con due pacchi in mano gli consegna la somma di 1.700 euro, tutto quello che ha in casa ma non abbastanza per raggiungere i 2.000 richiesti come corrispettivo per l'acquisto del computer.


L'ennesimo episodio di truffa ai danni di anziani, ricostruito dagli agenti del commissariato di polizia, è avvenuto a Gaeta nel 2018 e le indagini scattate dopo la denuncia hanno consentito di risalire al responsabile, mentre rimangono ancora da identificare altri complici. Il malvivente, F.E., 47 anni originario di Napoli, con precedenti penali per reati analoghi, non soddisfatto del denaro ricevuto aveva fatto intervenire una complice che ha convinto la donna a consegnare anche tutti i suoi gioielli, come pegno per la somma mancante. Una volta saldato, le sarebbe stato restituito tutto. Ma i suoi averi la signora non li ha più rivisti. Solo dopo molte ore si è accorta di essere stata truffata, quando ha ricevuto la telefonata della figlia e ha aperto i pacchi che le erano stati consegnati accorgendosi che dentro c'erano soltanto i volumi di una vecchia enciclopedia. L'analisi di casi analoghi avvenuti in provincia in cui erano stati identificati gli autori del reato, ha portato gli investigatori sulla pista giusta. Da un album di truffatori seriali la donna ha riconosciuto il responsabile, che è stato ora denunciato a piede libero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero